È stata approvata martedì la cassa integrazione straordinaria per reindustrializzazione che interesserà per un anno i 92 dipendenti della Pernigotti: la storica azienda di gianduiotti di Novi Ligure, di proprietà del gruppo turco Toksoz, chiude così dopo 160 anni di attività.

Si tratta di una chiusura definitiva? È presto per dirlo. Lo scorso novembre Toksöz ha annunciato sì la chiusura dello stabilimento, ma non la dismissione del marchio.

Infatti, l’intenzione della proprietà è quella di continuare a commercializzare gianduiotti e torroni con il marchio Pernigotti, ma prodotti da imprese terze. Già già oggi il 60% dei prodotti a marchio Pernigotti viene realizzato in Turchia.

Con la cassa integrazione, i lavoratori che da tre mesi non percepivano uno stipendio, avranno almeno una fonte di reddito... ma nel frattempo è necessario trovare una soluzione al loro reimpiego. Aziende disposte a subentrare a Toksöz per far riprendere la produzione nello stesso impianto di novi Ligure ci sarebbero, ma chiedono di acquistare anche il marchio, tema su cui però i turchi non sembrano voler aprire ad alcuna trattativa.

Una situazione molto complicata, pertanto, e per i lavoratori un futuro sicuramente incerto.