Economia

È arrivato il giudizio della Commissione Ue sulla manovra del popolo: deviazione senza precedenti nella storia del Patto di stabilità

«Oggi si apre un dialogo costruttivo partendo da valutazioni diverse della nostra politica economica.»

Questo è stato il commento del ministro dell'economia Giovanni Tria alla lettera inviatagli dalla Commissione Ue, durante una conferenza stampa tenuta con Pierre Moscovici, commissario Ue agli affari economici.

«Abbiamo constatato - ha poi aggiunto Tria - queste valutazioni diverse. Riteniamo di dovere approfondire le nostre spiegazioni delle ragioni della nostra politica, di far conoscere meglio alla commissione le riforme strutturali che porteremo avanti con la legge di bilancio e quindi di poter avvicinare speriamo le nostre posizioni.»

Dal suo punto di vista, Moscovici ha ricordato che il punto di vista della Commissione è neutro... non è contro l'Italia, ma solo a supporto delle regole comunitarie che deve far rispettare:

«L'Italia ha diritto di scegliere le sue priorità di bilancio, di mettere l'accento sulla lotta alla povertà, la Commissione non interferirà su queste scelte che sono legittime.»

Inoltre Moscovici, ha detto che il nostro Governo dovrà rispondere a tre domande: come finanzierà le nuove spese annunciate e chi pagherà la fattura di quelle supplementari non finanziate, in che modo verrà ridotto il debito, e la spiegazione alla mancata convalida della legge di bilancio da parte dell'Upb.

Domande, quelle di Moscovici, del tutto legittime che riassumono ciò che nella lettera viene espresso anche in questi termini: "Il bilancio italiano mostra una deviazione senza precedenti nella storia dal Patto di stabilità, dovuta ad una espansione vicina all'1% e ad una deviazione dagli obiettivi pari all'1,5%... con un conseguente non rispetto particolarmente serio con gli obblighi del Patto."

Oltre al ministro Tria ha risposto ai rilievi contenuti nella lettera lo stesso premier Conte, che si è addentrato in una girandola di percentuali per dichiarare che non vi è alcuna deviazione senza precedenti nel testo presentato dal Governo.

In ogni caso, l'Italia dovrà replicare ai rilievi di Bruxelles entro il prossimo 22 ottobre. Pertanto, il Consiglio dei Ministri è convocato e sarà al lavoro per questo fine settimana... con buona pace di Salvini che è già in Trentino per fare campagna elettorale per le elezioni delle province autonome di Trento e Bolzano, da dove, comunque, ha già dichiarato:

«Oggi l’Europa ha mandato una letterina all'Italia: la manovra economica non va bene. Ogni voto orgoglioso e coraggioso di Trento e Bolzano alla Lega è un messaggio ai signori di Bruxelles, per dire: per l’Italia decidono gli italiani, non rompeteci le scatole, lasciateci lavorare.

Altrimenti mi viene il dubbio che vogliano un’Italia serva, impaurita, disoccupata, arrabbiata, in ginocchio, per portarci via le uniche imprese sane

Questa manovra economica non si tocca

Autore Mario Falorni
Categoria Economia
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