A metà della giornata di lunedì erano decine, nella sola Toscana quasi 200, gli interventi effettuati dai Vigili del Fuoco nella metà delle regioni italiane, da nord a sud, a causa del maltempo.

Martedì, la protezione civile ha fatto un primo bilancio di quanto è accaduto ed in alcune zone continua ad accadere, come nelle provincie di Livorno e Grosseto interessate da allagamenti e smottamenti. Il risultato è drammatico. Oltre ai danni materiali, il maltempo ha causato 9 vittime, 4 feriti gravi, 1 disperso.

Tra le vittime anche un soccorritore, un vigile del fuoco volontario deceduto a San Martino in Badia, in provincia di Bolzano, travolto da un albero.

Il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, è in viaggio per visitare i luoghi maggiormente colpiti, iniziando dal Veneto. Successivamente si sposterà in Liguria dove le mareggiate che hanno interessato gran parte della costa hanno prodotto danni ingenti, come a Rapallo, dove il porto è stato completamente devastato e le barche ormeggiate sono statae accatastate le une sulle altre da onde che hanno raggiunto fino a 9 metri di altezza. Il presidente della Liguria, Giovanni Toti, chiederà al Governo il riconoscimento dello stato di emergenza per la propria regione.

Le ultime vittime che si sono aggiunte al già grave bilancio di sei registrato ieri, oltre al vigile del fuoco, sono state una donna sepolta da una frana che si è abbattuta sulla sua casa a Dimaro, ritiro storico della squadra di calcio del Napoli, ed un surfista di 63 anni che a Cattolica è stato scagliato sulla scogliera dalle raffiche di vento.