Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invitato i leader mondiali a reagire dopo che è emerso un video che mostra un soldato ucraino decapitato da un militare russo. Il video, diffuso sui social network, ha scatenato l'indignazione e la condanna internazionale, con la Russia che ha però negato ogni coinvolgimento.

Zelensky ha definito il video "un crimine di guerra", chiedendo al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di riunirsi urgentemente per discutere la situazione e adottare misure per fermare la violenza e proteggere i civili.

Zelensky ha anche espresso la sua solidarietà alla famiglia del soldato ucciso, identificato come Serhiy Kryvonos, un veterano dell'operazione antiterrorismo nel Donbass. Il presidente ucraino ha promesso che il suo governo farà tutto il possibile per individuare e punire i responsabili di questo atto definito "orribile e disumano".

Zelensky ha inoltre ringraziato i paesi che hanno espresso il loro sostegno all'Ucraina e hanno fornito aiuti umanitari e militari per respingere l'attacco russo, aggiungendo che l'Ucraina non è sola nella sua lotta per la democrazia e la sovranità, e ha fatto appello alla comunità internazionale per rafforzare le sanzioni contro Mosca e aumentare la pressione diplomatica per ottenere un cessate il fuoco e una soluzione pacifica del conflitto.


Sul fronte militare, il Washington Post, citando fonti ufficiali ucraine ed occidentali, ha rivelato che la presunta imminente controffensiva annunciata da Kiev è stata ritardata a causa della mancanza di armi e munizioni, nonché dal numero delle perdite di soldati esperti.

Secondo il quotidiano, l'Ucraina avrebbe subito fino a 120 mila vittime dall'inizio dell'invasione russa, mentre Mosca ne avrebbe avute circa 200mila. Tuttavia, la Russia avrebbe un vantaggio numerico e tecnologico, potendo contare su un esercito più numeroso,. visti i numeri della sua popolazione. L'Ucraina, invece, si troverebbe a corto di combattenti esperti e di munizioni, anche di base, come proiettili di artiglieria e bombe di mortaio. Questo avrebbe compromesso la capacità di Kiev di organizzare la controffensiva tanto pubblicizzata, che avrebbe dovuto riprendere il controllo di vaste aree del territorio occupato dalla Russia.

Il Washington Post ha anche criticato il ruolo degli Stati Uniti e degli alleati europei, accusati di aver aspettato troppo a lungo per fornire all'Ucraina un adeguato supporto militare, come veicoli corazzati da combattimento e carri armati.

Naturalmente, il quotidiano non esclude neppure la possibilità che tali informazioni facciano parte di una precisa strategia per aumentare l'effetto sorpresa. In una guerra, nulla può essere escluso.