"Accolgo con grande interesse la proposta di collaborazione del Presidente francese Emmanuel Macron in tema di contrasto all'immigrazione illegale. È evidente che Italia, Francia e Ue debbano agire insieme per sostenere gli Stati di origine dei migranti e per aiutare gli Stati di transito a smantellare le reti criminali di trafficanti di esseri umani. È la direzione che il governo italiano ha già intrapreso e che vuole perseguire insieme alle istituzioni europee e ai propri alleati europei".

La precedente dichiarazione di Giorgia Meloni è datata domenica 24 settembre e pubblicata sul sito di Palazzo Chigi. La premier, il giorno prima aveva inviato una lettera al Cancelliere della Repubblica Federale di Germania, Olaf Scholz, per lamentarsi del fatto che il suo governo abbia deciso di sostenere l'attività delle navi umanitarie che operano nel Mediterraneo per diminuire le possibilità che le persone muoiano durante lle traversate:

“Caro Olaf, come sai, in queste settimane il Governo italiano è impegnato in prima linea nel fare fronte ad una pressione migratoria eccezionale. Tale impegno si esprime sia sul fronte interno per dare il massimo sostegno alle regioni italiane più coinvolte, a partire dall'Isola di Lampedusa, sia su quello internazionale, dove abbiamo moltiplicato i contatti, da ultimo a New York, con i Partner internazionali ed i Paesi di origine e transito nonché con le Istituzioni e gli Stati membri Ue. Particolarmente importanti sono stati la visita della Presidente della Commissione Europea von der Leyen a Lampedusa lo scorso 17 settembre e i progressi concreti nell'attuazione del Memorandum d'intesa UE-Tunisia che ne sono scaturiti. In tale contesto, ho appreso con stupore che il Tuo Governo - in modo non coordinato con il Governo italiano - avrebbe deciso di sostenere con fondi rilevanti organizzazioni non governative impegnate nell'accoglienza ai migranti irregolari sul territorio italiano e in salvataggi nel Mare MediterraneoRitengo che gli sforzi, anche finanziari, delle Nazioni UE interessate a fornire un sostegno concreto all'Italia dovrebbero piuttosto concentrarsi nel costruire soluzioni strutturali al fenomeno migratorio, ad esempio lavorando ad un'iniziativa Ue con i Paesi di transito della sponda sud del Mediterraneo, che peraltro necessiterebbe di risorse inferiori rispetto a quella da tempo in essere con la Turchia.Certa della tua comprensione e collaborazione, mi auguro che gli esatti contorni di queste iniziative del tuo governo potranno essere meglio chiariti, e sarò lieta di discutere di persona della questione alla prima occasione utile, a partire dal vertice Cpe e dal Consiglio europeo di Granada il prossimo 5 e 6 ottobre.Per quanto riguarda l'importante e oneroso capitolo dell'assistenza a terra è lecito domandarsi se essa non meriti di essere facilitata in particolare sul territorio tedesco piuttosto che in Italia. Inoltre, è ampiamente noto che la presenza in mare delle imbarcazioni delle ONG ha un effetto diretto di moltiplicazione delle partenze di imbarcazioni precarie che risulta non solo in ulteriore aggravio per l'Italia, ma allo stesso tempo incrementa il rischio di nuove tragedie in mare".

La diatriba con la Germania, anzi con i socialisti tedeschi, è sottolineata anche dalla dichiarazione di uno dei gregari di Meloni a Bruxelles, Nicola Procaccini. Ecco la nota da lui diffusa questo lunedì: "Le dichiarazioni rilasciate dal primo ministro della Sassonia, Michael Kretschmer (CDU) e dal collega europarlamentare Ferber (CSU) sposano la linea del governo italiano sui migranti, non quella del governo tedesco. Anche in Germania esiste una situazione drammatica rispetto all’immigrazione massiva ed illegale, che deve essere affrontata con fermezza nell’interesse delle popolazioni europee, ma anche degli stessi migranti. Controllo delle frontiere e accordi con le nazioni di origine e transito, sono l’unica soluzione per governare il fenomeno migratorio.  Purtroppo, mentre gli esponenti tedeschi che aderiscono al PPE chiedono di fermare il traffico di esseri umani, l’esecutivo socialista di Olaf Scholz, sta facendo il contrario. Sta utilizzando i soldi pubblici dei cittadini tedeschi per finanziare le ONG e facilitare l’arrivo di migranti irregolari. E’ evidente che solo contrastando i movimenti primari di migranti irregolari, che riguardano l’Italia e le altre nazioni di primo approdo, si possono contrastare quelli secondari che interessano la stessa Germania".

Le prossime elezioni europee si terranno a giugno, ma come dimostra quanto riportato in precedenza, almeno in Italia, la campagna elettorale per accaparrarsi dei seggi in Europa è già iniziata e avrà i migranti tra gli argomenti principali, se non addirittura l'argomento principale.

Giorgia Meloni, non avendo il senso della decenza, continua ad usare i migranti per la sua feroce e inumana propaganda, nonostante sia stata ampiamente svergognata dai fatti dopo esser approdata a Palazzo Chigi. Lo può fare perché in Italia non esiste un'informazione che non sia serva del politicante di turno. Nonostante ciò, per nascondere i suoi fallimenti, la premier deve ormai ricorrere alla menzogna più spudorata.

Così, colei che dice di difendere i valori cristiani si è adoperata per aumentare le possibilità che i migranti che attraversano il Mediterraneo possano annegarvi, ostacolando in tutti i modi l'attività delle navi umanitarie delle ong, sebbene da anni, organizzazioni terze come ad esempio Ispi,  abbiano più volte dichiarato e dimostrato che la loro presenza in mare non sia un fattore di traino per le traversate dall'Africa.

Non solo. Meloni mente anche quando fa intendere che siano trafficanti e scafisti il problema principale dell'arrivo dei migranti in Europa, mentre, come è evidente a chiunque purché dotato di un minimo di cervello, trafficanti e scafisti sono solo persone senza scrupoli, sicuramente dei criminali, che si approfittano di un problema, ma a far sì che la gente parta sono guerre, persecuzioni, carestie, crisi economiche...

Per quanto riguarda la Germania, la "situazione drammatica" che riportava Procaccini è rappresentata dai migranti che l'Italia ha finora lasciato transitare verso il nord Europa e che vengono registrati, per l'appunto, in Francia e Germania. Lo dicono i dati della stessa Ue... basterebbe conoscerli.

Dare soldi alla Libia e alla Tunisia perché allestiscano prigioni sul loro territorio per diminuire il flusso di migranti verso l'Italia e l'Europa non è una soluzione, né intelligente e neppure etica. Come non lo è neppure lo slogan del piano Mattei che nessuno sa cosa sia e di cui ciclicamente Meloni si riempie la bocca. Forse la premier vuol consentire di ridurre ulteriormente i posti di lavoro in Italia per permettere alle aziende che già producono nell'Europa dell'Est di produrre anche in Africa, dove la manodopera sarebbe ancor più a basso costo?

E che dire del blocco navale che, secondo Meloni, sarebbe ciò di cui avrebbe parlato anche la von der Leyen durante la sua visita a Lampedusa di una settimana fa, facendo intendere o di non aver capito un accidente di ciò di cui ha parlato la presidente della Commissione Ue o di non sapere cosa sia, nella realtà, un blocco navale. E non ci sarebbe da stupirsi.

Per coloro, fascisti e non, che volessero risolvere o cercare di risolvere il problema migranti, la soluzione più semplice sarebbe quella di allestire dei centri di formazione con accordi internazionali nei Paesi di partenza per poi indirizzare in Europa lavoratori già formati per chi ne facesse richiesta, ovviamente cambiando (solo per quanto riguarda l'Italia) una legge assurda come la Bossi-Fini. In pratica si tratterebbe di allargare a livello istituzionale quello che in piccolissimo stanno facendo alcune organizzazioni non governative. Un piano simile non  risolverebbe nell'immediato l'ondata di arrivi, ma nel giro di pochi anni contribuirebbe a ridurla in modo significativo, se non ad azzerarla.

Naturalmente, per l'Italia, si dovrebbe anche regolarizzare le centinaia di migliaia di immigrati che da anni sono vittime di criminali e/o speculatori... ma oggi  l'importante è far finta che non esistano, perché potranno essere utili per una futura propaganda elettorale. In questo momento i (post) fascisti al governo non ne parlano, perché non sanno che cosa dare in pasto ai loro elettori per acchiappare un voto in più. Ma quegli stessi sbandati torneranno magicamente subito all'ordine del giorno nel caso in cui i (post) fascisti diventassero nuovamente opposizione.

Ma è chiaro che così un problema non sarà mai risolto, ma solamente sfruttato in base alla convenienza del momento... e tutto questo accade grazia al fatto che la memoria degli italiani non va oltre quello che è accaduto una settimana prima. In tal modo, gente senza scrupoli può far creder loro quel che più gli conviene al momento per ottenere un voto.