Alexei Navalny è stato condannato a 3 anni e 5 mesi di carcere dal tribunale distrettuale Simonovsky, riunitosi per l'occasione presso la sede del tribunale della città di Mosca. Il giudice ha comunque considerato i dodici mesi ai domiciliari già scontati e dunque ha ridotto il periodo di detenzione in carcere di 12 mesi, a 2 anni e 5 mesi.
La condanna è stata comminata per violazione dei termini della libertà vigilata. Infatti, dopo essere stato avvelenato dai servizi segreti di Putin, il dissidente russo è stato curato per alcuni mesi a Berlino. Difficile capire come, in tal caso, avrebbe potuto violare, volontariamente, i termini di libertà vigilata.
Questo il commento di Alexey Navalny in aula:
"La cosa principale in tutto questo processo non è quello che accade a me. Imprigionarmi non è difficile. Ciò che conta di più è il motivo per cui questo sta accadendo. E sta accadendo per intimidire un gran numero di persone: vogliono imprigionare una persona per spaventarne milioni. Chiedo il rilascio immediato per me e per tutti i prigionieri politici: questo teatrino è illegale".
Alexey @Navalny looks at his crying wife Yulia and draws a heart on the glass of his defendant’s cage as the judge in Moscow reads his verdict: three and a half years in prison pic.twitter.com/vtHyslxGY7
— Matthew Luxmoore (@mjluxmoore) February 2, 2021