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News calcistiche dell'11-01-2025

Lazio-Como 1-1: gol di Dia e Cutrone, quanti rimpianti lariani

Si mangia le mani il Como, a sorpresa ma non troppo. Domina la gara, manca 5-6 palle gol pulitissime, va sotto verso la fine del primo tempo per un regalo della difesa alla Lazio, ma nella ripresa, con l’uomo in più (espulso Tchaouna) raddrizza meritatamente il match, conquistando un pareggio (1-1) che gli va comunque stretto per quanto fatto vedere in campo. La Lazio conferma di avere smarrito la brillantezza e la sfrontatezza che l’hanno portato — contro ogni più ottimistica previsione — in zona Champions.

Ancora stordita per il derby perduto domenica scorsa, la squadra di Baroni ieri sera ha pagato anche l’assenza di 6 elementi importantissimi, tra squalificati (Zaccagni, Gila e Castellanos) e infortunati (Pedro, Vecino e Patric, con Tavares non al top ed entrato solo nella ripresa).

Il gol di Dia, complice la dormita generale della difesa comasca, ha solo illuso la Lazio, che ha rischiato di restare in 10 già dopo una ventina di minuti per un intervento al limite del rosso di Gigot su Nico Paz: era quantomeno giallo e rigore per i lombardi, l’arbitro e il Var, inspiegabilmente, non sono intervenuti e Paz — il migliore sino a quel momento — è uscito zoppicando. Nel finale, in 10, i biancocelesti hanno sfiorato il gol con Guendouzi, ma sarebbe stato un premio eccessivo. E una punizione ingiusta per il Como.

L’Atalanta pareggia ancora, 0-0 con l’Udinese


Secondo pareggio consecutivo dell’Atalanta, che non va oltre lo 0-0 contro l’Udinese. Ma i rimpianti maggiori sono per i bianconeri, in primis il doppio legno colpito da Sanchez. Gasperini si espone al possibile sorpasso dell’Inter e anche all’allungo del Napoli. Nell’altra gara del pomeriggio il Lecce passa 3-1 a Empoli con doppietta di Krstovic.


Torino-Juventus 1-1

Primo Tempo: Due bellissimi gol, di Yildiz prima e Vlasic poi, in questo primo tempo di Torino-Juventus. Meglio per buona parte della frazione gli uomini di Thiago Motta, che nel finale hanno subìto il ritorno degli avversari. Il numero 10 granata ha tirato fuori il coniglio dal cilindro, emulando il collega bianconero che aveva sbloccato il match con una giocata delle sue. Nel complesso, partita fin qui piacevole, considerando che spesso i derby sono molto tesi e lasciano poco spazio all'estetica.

Secondo Tempo: Si chiude il derby della Mole, non sono mancate le emozioni. Prova di carattere per il Torino, che costringe la Juventus all'ennesimo pareggio stagionale. In ottica classifica, un punto che serve a poco ad entrambe le squadre, soprattutto a quella di Thiago Motta che rischia di allontanarsi ancora di più dai quartieri alti. In termini di prestazione, indicazioni tutto sommato positive per entrambi gli allenatori (espulsi per proteste) ma la finalizzazione resta un problema. Vanoli se l'è giocata senza una prima punta classica, affidandosi al brevilineo Adams, e lo stesso ha fatto il collega, costretto a rinunciare a Vlahovic (rimpiazzato da Nico Gonzalez). Per i bianconeri l'appuntamento con la svolta è ancora rimandato mentre i granata evitano quantomeno un ko patito troppo spesso nelle stracittadine della lunga era Cairo.

Il derby della Mole con i granata padroni di casa termina con un pareggio, le reti tutte nel primo tempo.

Altro pareggio per la squadra di Thiago Motta, che non va oltre l'1-1 nella stracittadina contro la formazione di Vanoli e resta alla soglia della zona Champions League seppur con una partita da recuperare.

La Juve va subito in vantaggio all’8’ su azione personale di Yildiz che da fuori area sorprende Vanja Milinković-Savić. Gli ospiti bianconeri insistono e raddoppiano al 20’ con Nico Gonzalez ma la rete è annullata per evidente fuorigioco. I granata insistono e allo scadere del primo tempo pareggiano con Vlasic: mischia in area e il numero 10 del Toro fa partire un pallone che passa in mezzo alla difesa bianconera.

Nella ripresa la squadra di Vanoli inizia con maggior agonismo. Al 56’ un atterramento di Savona su Karamoh al limite dell’area bianconera accende gli animi a bordo campo, spintonate tra Vanoli e Motta, l’arbitro espelle entrambi. Sul finale di gara il portiere granata Milinković-Savić compie almeno tre di prodezze che negano il nuovo vantaggio alla Juventus. Allo stadio Grande Torino è pari

Risultato finale ad Empoli, il Lecce vince in trasferta 3-1 contro i toscani

Colpo salvezza del Lecce di Giampaolo che si impone 3-1 al "Castellani" di Empoli, conquista tre punti importantissimi per il suo campionato. Gara messa subito in discesa dalla squadra salentina con le reti di Morente al 6' e di Krstovic all'11. Nella ripresa Cacace accorcia le distanze al 47' ma al 91' è di nuovo l'attaccante montenegrino a chiudere definitivamente il match. Ora le due squadre sono appaiate a 20 punti


Conte: “Kvarastkhelia vuole lasciare il Napoli, sono deluso…”

Il 18 agosto è lontano ma quel ko, quel pesante 3-0 subito contro l’Hellas al Bentegodi, brucia ancora. Era un Napoli agli albori della cura Conte e quel passo falso accese subito la spia rossa delle emergenze. E invece proprio da lì, dalla presa d’atto che ne conseguì, è iniziato il cammino che ha portato gli azzurri sin qui, più in alto di tutte le rivali (recuperi di Atalanta e Inter permettendo) e apertamente indirizzati sulla strada lungo la quale si lotta per lo scudetto. A distanza di quasi cinque mesi tocca al Verona scendere al Maradona: anche la voglia di rivalsa può essere un tasto per motivare ulteriormente Lukaku e compagni.

LA CONFERENZA DI ANTONIO CONTE

Kvaratskhelia al Napoli è più di un giocatore: cosa sta cambiando? Rischiate di togliervi tanto?
Non amo dire bugie. Stiamo parlando di un calciatore importante e che quest’estate quando ho parlato con il presidente ho chiesto come certezza tecnica. Ho preteso che alcuni giocatori venissero confermati e Khvicha era uno di questi, considerando che l’intenzione del giocatore era di essere ceduto e non era l’unico. Sei mesi fa il lavoro che ho dovuto fare è stato cercare di convincere i giocatori per me fondamentali a rimanere, ma in tanti volevano prendere altre strade. Oggi sono contenti di restare e sposare questo progetto. Kvaratskhelia ha chiesto di essere ceduto, il giocatore mi ha confermato questa situazione. Provo una grande delusione dopo aver speso sei mesi a cercare di farlo sentire al centro del progetto, invece siamo al punto di partenza. Sono deluso perché non sono stato così incisivo nel convincere le parti ad andare avanti insieme e ora devo fare un passo indietro, non posso tenere con le catene chi non vuole rimanere. L’ho già fatto quest’estate. La situazione la risolvano il club, il giocatore e il suo entourage. Io non pongo alcun veto alla sua cessione ora, l’ho fatto quest’estate perché pensavo di convincere il ragazzo del progetto, ma non ci sono riuscito. Khvicha non è disponibile contro il Verona.

Quanto rischia di incidere il mercato di riparazione sul cammino del Napoli?
Questo mese per gli allenatori è terribile perché tanti calciatori pensano di avere la valigia in mano e tenerli concentrati non è mai semplice. Non dobbiamo farci distrarre, dobbiamo affrontare questo mese e ho fiducia in questo gruppo di giocatori. Saluto Caprile e Folorunsho che hanno chiesto di andare via per giocare, ma abbiamo già trovato sostituti che pensiamo siano all’altezza. Non vedo l’ora finisca gennaio perché il mercato di gennaio crea delle problematiche. Ora pensiamo al Verona perché mi aspetto una partita tosta, all’andata ci ha fatto tre gol e sarà una partita fisica che deve vederci concentrati. Mi auguro che i tifosi come sempre ci diano una grossa mano, dobbiamo iniziare il girone di ritorno al meglio.

Ha già pensato a come sostituire tecnicamente Kvaratskhelia?
No, sinceramente è una cosa troppo fresca ed è un fulmine a ciel sereno. Io sono concentrato sul Verona e voglio trasferirla anche ai ragazzi perché la cosa più importante sono i tre punti contro i gialloblù. Valutazioni non sono state fatte perché a oggi Kvaratskhelia è un giocatore del Napoli, poi vedremo.

Come sta il gruppo in vista del Verona?
Non saranno disponibili anche Buongiorno e Olivera, gli altri sono tutti a disposizione. Pensavamo di recuperare l’uruguayano, ma il problema è al polpaccio e bisogna avere delle precauzioni in più. Spinazzola ha l’opportunità di aver spazio e riconfermarsi, dimostrando di essere un calciatore di qualità che abbiamo voluto a Napoli per dare il suo contributo. Capiterà a tutti di avere la propria chance e quando succederà devono saperla cogliere.

Come cambierebbe l’ambizione del Napoli con la cessione di Kvaratskhelia?
Proprio in virtù di un discorso migliorativo, oggi mantenere fermi sulla propria posizione potrebbe essere peggiorativo. Dopo sei mesi un po’ di storia è stata scritta, ma personalmente devo concentrarmi sul discorso calcistico e valorizzare la rosa a disposizione. Non posso incatenare nessuno perché sarebbe controproducente. Qualora restasse, Khvicha deve sapere che io non posso fare più niente per lui e non sarò stato io a farlo restare; le cifre sono state fatte, poi bisogna vedere. Io comunque sono chiaro e mi sono tolto da questa situazione.

Teme ripercussioni psicologiche sul gruppo visto quello che sta capitando?
I ragazzi lo sanno, quello che non concedo a nessuno sono gli alibi. Contro il Verona, così’ come abbiamo fatto a Firenze senza Kvara, Politano e Buongiorno, saremo agguerriti con rispetto del Verona ma nessuna paura. Il percorso nostro è iniziato, poi magari cambierà qualcuno, ma la strada è tracciata. Io mi auguro di riuscire nell’intento di far sì che il Napoli non venga più visto come una società di passaggio, costruendo qualcosa di importante e ambizioso.

Autore Alessandro Lugli
Categoria Sport
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