Politica

Cecilia Sala torna in Italia, GRAZIE presidente Meloni

"Annunzio vobbis cor gladiumme magno..."
No... no... mi scusi presidente Meloni, ma quello che ha detto non è corretto. Faccia attenzione. Deve dire "nuntio vobis gaudium magnum..."

"Aho... e vabbé, come l'avessi detto. Poi che c'è da di'? Ah...  habbemus papamme!"

Ma nooo che papa e papa! Deve dire "habemus diurnariam". Poi deve proseguire con "eminentissimam dominam", e qui fa una pausa ad effetto, e poi dice "Ceciliam Salam".

"E bbravo, così 'a famo diventa' 'na mussulmana e magara pure sciita!"

Ma l'ha voluto lei l'annuncio ad effetto da dare a tutta la nazione affacciata dal balcone di Palazzo Venezia!

"Sì, è vero... ma nun se po' fa'. Non sono der mudde de fa' sta' cosa. Poi nun vie' bbene e faccio 'na porcata. Meglio anna' sur classico..."

L'annuncio è già pronto, presidente.

"Aho, sei annato de prescia..."

No. Sono stato previdente, presidente...

"È decollato pochi minuti fa, da Teheran, l'aereo che riporta a casa la giornalista Cecilia Sala. Grazie a un intenso lavoro sui canali diplomatici e di intelligence, la nostra connazionale è stata rilasciata dalle autorità iraniane e sta rientrando in Italia. Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, esprime gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile il ritorno di Cecilia, permettendole di riabbracciare i suoi familiari e colleghi. Il Presidente ha informato personalmente i genitori della giornalista nel corso di una telefonata avvenuta pochi minuti fa".

E così Palazzo Chigi annunciò la liberazione della giornalista detenuta a Teheran da un paio di settimane, liberando l'Italia da un peso ormai opprimente, quasi insostenibile, in base a quanto spazio era stato dato dai media al caso di Cecilia Sala. E giustamente... Sala è una cittadina italiana ed è corretto che l'Italia si faccia valere nei confronti di uno Stato che non rispetta il diritto internazionale umanitario.

Quello che però risulta inspiegabile è il perché tanto attivismo, da parte del governo e dei media, non sia stato messo in campo in egual misura nei confronti di altri cittadini italiani arrestati ingiustamente in nazioni che non rispettano il diritto internazionale umanitario.

Lo dimostrano, ad esempio, i casi di Khaled El Qaisi, arrestato senza motivo mentre lasciava lo Stato ebraico (che al tempo era responsabile del reato di apartheid e non ancora del reato di genocidio) e quello di Ilaria Salis, trattenuta per mesi da una nazione in cui vige un regime fascista che però continua a far parte dell'Ue... nonostante tutto.

Qualcuno ricorda dichiarazioni della premier Meloni al riguardo? Qualcuno ricorda l'attivismo del governo nei confronti dei due italiani, a parte commenti il cui significato potrebbe essere riassumibile con il classico "ecchissenefrega"?

Naturalmente, queste sono considerazioni che non si possono fare ad alta voce per non essere accusati di anti-patriottismo oppure per non esser classificati come odiatori seriali. È solo una curiosità... 

È la stessa curiosità che mi spinge a domandarmi perché il giornale per cui scrive Cecilia Sala, il Foglio, ha tirato in ballo, riguardo il suo arresto, la necessità di salvaguardare i diritti umani e la libertà del giornalismo, mentre allo stesso tempo lo stesso giornale ci vuole far credere che lo Stato ebraico stia combattendo per difendere i nostri valori... uccidendo in Palestina decine di migliaia di civili, neonati compresi, e assassinando decine e decine di giornalisti rei di testimoniare il genocidio in atto a Gaza.

Evidentemente qualcosa mi sfugge in relazione al significato del termine coerenza... ma di questi tempi, probabilmente, è un problema irrilevante. L'importante è non farsi domande ed applaudire, come degli automi o come dei cretini (decidete voi), su qualunque cosa ci venga indicata come giusta da applaudire. 

Clap, clap, clap... viva Cecilia... viva Sala... viva l'Italia... viva Meloni...

Autore Gino Tarocci
Categoria Politica
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