Liberiamo i giovani dall’ossessione della vittoria
Giada non aveva mai dato un esame, ma per non deludere amici e famiglia aveva programmato la tesi di laurea.
La ragazza non aveva retto il peso per aver mentito. Aveva addfirittura invitato tutti il giorno della laurea, anche se non era più nemmeno iscritta alla facoltà di Farmacia. Tutto era pronto per la festa... il vestito più bello, il ristorante per festeggiare dopo la discussione della tesi, ma solo lei sapeva che non ci sarebbe mai andata.
Il giorno della discussione ha atteso l’arrivo del fidanzato e quando il ragazzo l’ha chiamata lei le ha risposto "sono qua su" e si è lanciata nel vuoto.
Tutti conoscevano quella ragazza sempre sorridente, ma nessuno aveva colto le sue fragilità, nessuno aveva immaginato la bugia che nascondeva il suo insuccesso.
Dovremmo insegnare ai nostri figli che il percorso di vita è anche dentro noi stessi, che non dobbiamo vivere sempre in competizione con gli altri, che non devono ossessionarsi con una vittoria ad ogni costo. Studiare significa seguire la propria vocazione, ma se ci fa sentire insoddisfatti, allora vuol dire aolo che non è il percorso giusto per la propria crescita.
Il più bel gesto d’amore che possiamo dare è lasciare gli altri liberi di essere se stessi e di sbagliare. E' il gesto d’amore che potrà salvargli la vita.