Ecco come in Polonia si sopprimono i media che criticano il governo sovranista
Venerdì, la Polonia ci ha fornito un altro ottimo esempio di provvedimento tipico di un governo sovranista. Governo e Parlamento della Polonia, come è noto a tutti, sono un esempio di libertà e democrazia tanto che sono rimasti alquanto sorpresi per le critiche ricevute per il loro operato dalla rete televisiva Tvn.
Essendo parte dell'Ue e non ritenendo conveniente, almeno per il momento, uscirne, a Varsavia allora hanno pensato di risolvere il problema non alla vecchia maniera radendo al suolo sede e impianti dell'emittente, ma alla nuova maniera più elegante e, si fa per dire, democratica, utilizzando una legge approvata alla Camera bassa con 229 voti a favore, 212 contrari e 11 astenuti, in base alla quale viene vietato a qualsiasi soggetto non europeo di possedere in Polonia una partecipazione superiore al 49% in emittenti televisive o radiofoniche.
Vedi il caso, Tvn è di proprietà dell'americana Discovery che a seguito di tale legge dovrà vendere la sua quota di maggioranza. Discovery è l'unico proprietario di media non europeo presnete in Polonia, per questo la legge è considerata ad hoc.
Il presidente della Polonia Andrzej Duda avrà comunque la decisione finale su tale provvedimento: può approvarlo, respingerlo o inviarlo alla Corte Costituzionale, in mano al governo di destra, per una sua valutazione.
"L'esito del voto a sorpresa di oggi al Parlamento polacco dovrebbe allarmare qualsiasi impresa che investe in Polonia e chiunque abbia a cuore la democrazia e la libertà di stampa. Con questo voto, la Polonia mina i valori che hanno legato la Polonia all'Europa e sradica le fondamenta delle relazioni polacco-americane. Facciamo ora appello al presidente della Repubblica della Polonia, Andrzej Duda, affinché mantenga la sua parola e ponga il veto su questa legislazione".
Così il gruppo americano Discovery ha commentato l'approvazione da parte del Parlamento polacco del disegno di legge. (Fonte LaPresse)