Il Gran Premio del Belgio si è aperto nel modo più spettacolare che ci si potesse immaginare. Hulckemberg, su Renault, subito dopo il via manca completamente il punto di frenata. Se ne accorge, preme il pedale del freno, ma è troppo tardi e non riesce a limitare l'impatto con la macchina che lo precede.

Tamponata, la McLaren di Alonso finisce per scontrarsi a sua volta con la Sauber di Leclerc, volando letteralmente sopra la testa del pilota francese. E mentre è in volo sradica l'ala posteriore della vettura di Ricciardo.

Un incidente spettacolare che, fortunatamente non ha avuto la minima conseguenza per i piloti coinvolti, ovviamente finiti tutti fuori gara.

Mentre accadeva tutto questo, in testa alla corsa Vettel superava di forza, nel primo rettilineo disponibile, la Mercedes di Hamilton che, a sua volta rischiava di essere infilato, nella stessa manovra, anche dalle Force India di Perez e Ocon che lo avevano preso in mezzo.

La Safety Car è entrata in pista subito dopo a causa dell'incidente di avvio gara. Nei successivi 44 giri del Gran Premio del Belgio, praticamente, non è accaduto più nulla.

Si possono segnalare il ritiro di Raikkonen per un contatto che ha provocato la foratura del pneumatico posteriore destro del pilota della Ferrari, alcuni duelli per le posizioni di rincalzo come quello tra Toro Rosso di Gasly e la Sauber di Ericsson e, soprattutto, il cambio gomme prima di metà gara in cui Hamilton ha cercato, inutilmente, di prendere la prima posizione a Vettel e dove Verstappen, per quasi un giro, si è ritrovato al comando della gara.

Sostanzialmente, però, non è accaduto nulla che abbia reso incerto il risultato della corsa. La Ferrari è risultata migliore della Mercedes che si è difesa come meglio poteva. Però, visto che entrambe le case hanno portato in Belgio gli aggiornamenti delle proprie power unit, la superiorità della vettura di Maranello è sembrata netta, confermando quello che si era già visto nelle ultime gare perse in parte per sfortuna, in parte per errore dei piloti, e facendo ben sperare per il futuro.

A fine gara, La Ferrari di Vettel ha tagliato per prima il traguardo seguita dalla Mercedes di Hamilton e dalla Red Bull di Verstappen. Quarto Bottas, autore della solita rimonta, che ha preceduto le due Force India di Perez e Ocon, le due Haas di Grosjean e Magnussen, mentre Gasly ed Ericsson chiudono l'elenco dei primi 10 arrivati.

Nella classifica del mondiale piloti, Vettel continua a rimanere secondo, riducendo però il distacco dal rivale inglese della Mercedes.

Domenica prossima, il 2 settembre, la Formula 1 si trasferisce a Monza per il Gran Premio d'Italia.