Il bollettino medico diffuso questa sera dalla Sala Stampa della Santa Sede ha confermato che le condizioni cliniche di Papa Francesco, ricoverato da quindici giorni al Policlinico Gemelli di Roma, rimangono stabili. Nonostante la prognosi continui a essere definita "riservata", il Pontefice risponde positivamente alle cure e mantiene la routine quotidiana, tra trattamenti medici e momenti di spiritualità.  

Secondo il comunicato, il Papa sta alternando la ventilazione meccanica non invasiva (una terapia che supporta la respirazione senza ricorrere all'intubazione) a sessioni prolungate di ossigenoterapia ad alti flussi, un metodo che somministra ossigeno riscaldato e umidificato a concentrazioni elevate. Entrambe le terapie hanno garantito, finora, un'efficace ossigenazione, con parametri di scambio gassoso ritornati nella norma. Il Santo Padre non presenta febbre né segni di leucocitosi, indicando l'assenza di infezioni in corso.  

I medici hanno sottolineato la stabilità dei parametri emodinamici (pressione e frequenza cardiaca) e l'assenza di episodi di broncospasmo, sintomo spesso associato a complicanze respiratorie. Francesco, descritto come "vigile e orientato", collabora attivamente con il team sanitario: prosegue con l'alimentazione regolare e la fisioterapia respiratoria, cruciale per mantenere la funzionalità polmonare.  

Nel pomeriggio, il Papa ha ricevuto l'Eucarestia e si è dedicato alla preghiera personale nella cappella vicina alla sua stanza, dove ha sostato per circa venti minuti. 

La prognosi resta cauta, come prevedibile per un paziente di 86 anni con una storia clinica complessa. Tuttavia, la risposta positiva alle terapie e la costante partecipazione del Pontefice alle cure lasciano spazio ad una prudente speranza.



Fonte: Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede, 1 marzo 2023