Con 259 operazioni portate a termine nel 2021, Enterprise Ireland è l’investitore più attivo d’Europa e 8° al mondo nella classifica di PitchBook Data, la società di analisi del mercato mondiale dei Venture Capital, Private Equity e M&A. Un dinamismo che non ha eguali in Europa. Infatti, il Venture Capital #2 europeo è BpiFrance con 164 deal. 

Secondo il “Global Ranking Most Active Investors of 2021” di PitchBook Data, lo scorso anno è stato caratterizzato da un ritmo vertiginoso degli investimenti, con società di Private Equity e Venture Capital che hanno battuto ogni record. Tra i VC l’americana Gainangels è la prima al mondo con 364 operazioni. Il miglior piazzamento italiano lo ottiene CDP Venture Capital, il Fondo Nazionale per l’Innovazione, con 33 operazioni concluse nel 2021. 

Enterprise Ireland non è nuova a simili successi, eccezionali per un Paese con meno di 5 milioni di abitanti. Nel 2020 infatti si piazzava al 1° posto al mondo. Nell’annus horribilis anziché rallentare, l’ente irlandese ha moltiplicato gli sforzi aumentando il numero di investimenti del 75%. 

“Nel 2022 il lancio di nuovi fondi combinati all’Irish Innovation Seed Fund porteranno ulteriori investimenti - dice Donnchadh Cullinan, growth capital manager di Enterprise Ireland. - Le iniziative si concentreranno su startup in fase iniziale di sviluppo e si tradurranno in ulteriori 200 milioni di euro disponibili nei prossimi anni. Nel complesso, abbiamo fatto grandi progressi e oggi l’Irlanda conta già sei unicorni”.


2021: investimenti record in high-tech

Il 2021 ha visto anche il record di investimenti nelle startup tecnologiche irlandesi: oltre un miliardo e mezzo di euro, con una crescita di circa il 50% rispetto al 2020 secondo il report di TechIreland. TechIreland è l’organizzazione no profit indipendente di ricerca e analisi dell'ecosistema delle startup high-tech irlandesi.

A finanziare nel 2021 le 265 giovani imprese irlandesi sono diverse fonti: VC, fondi europei, banche, crowdfunding, con Enterprise Ireland determinante nel supportare in particolare 125 startup early stage.

L’healthcare e i servizi per le imprese sono stati i settori trainanti con aziende come Mainstay Medical che ha raccolto 131 milioni per il suo neuro-stimolatore contro il mal di schiena cronico, seguita da LetsGetChecked che per i suoi home-test (Covid incluso) ha raccolto 123 milioni di euro. L'attenzione degli investitori si è concentrata anche su Fin-tech, eCommerce e Intelligenza Artificiale.


2021: Irlanda 7° nell’European Innovation Council

Le startup della piccola Irlanda si sono distinte nell’aggiudicarsi i fondi dell’European Innovation Council Accelerator nell’ambito di Horizon Europe. L’Irlanda si classifica così al 7° posto per finanziamenti assegnati dal programma della Commissione Europea nel 2021. 

Come sottolinea Emmanuele Angione, managing partner di Lira, la società di funding advisory che ha già supportato numerose startup ad accedere ai fondi europei: “Il 2021 è stato l'anno del lancio ufficiale dell’EIC Accelerator, lo schema di finanziamento dell'UE più ambito, pensato per startup ad alto potenziale. Complessivamente sono stati assegnati 991 milioni di euro a 164 progetti. Le sette aziende irlandesi hanno ricevuto un totale di 45 milioni di euro. Il Lifesciences si conferma il settore trainante in Irlanda con cinque società selezionate, trend che si conferma anche per il 2022”. 

La classifica 2021 dei finanziamenti EIC è guidata dalla Francia con 197 milioni di euro a 28 aziende. L’Italia è all’11° posto con 19 milioni di euro assegnati a cinque imprese. 


2021: record anche per le startup al femminile

Nel 2021, 55 startup irlandesi high-tech fondate da donne hanno più che raddoppiato i finanziamenti passando a 230 milioni di euro dai 105 raccolti nel 2020. 

Un record, secondo la Female Founders & Funders 2022 Edition, la ricerca di TechIreland sponsorizzata da Amazon Web Services. Sono quadruplicate le startup al femminile che si sono aggiudicate round di oltre 10 milioni ciascuna attraverso Venture Capital, Grants e Angel Investments.

Enterprise Ireland ha programmi dedicati all’imprenditoria femminile e supporta in particolare imprese early stage. Inoltre l’agenzia governativa investe non solo direttamente nelle imprese, ma anche in fondi di VC, affinché essi possano a loro volta supportare le aziende irlandesi più innovative, pronte ad espandersi su scala internazionale. Il network dell’agenzia facilita i collegamenti con angel investor e clienti internazionali. Anche numerose startup italiane hanno trovato proprio a Dublino il supporto necessario per crescere e internazionalizzarsi.

Enterprise Ireland ogni anno organizza inoltre due programmi di formazione e affiancamento: il “Competitive Start Fund” per progetti in early stage, e l’”High Potential Start-ups” per imprese potenzialmente in grado di creare almeno 10 nuovi posti di lavoro e un fatturato di 1 milione di euro entro tre anni.