Per la Germania non ci sono dubbi. Ad aver causato il malore che ha costretto al ricovero il dissidente russo Alexei Navalny, prima in un ospedale di Omsk per poi essere trasferito allo Charité di Berlino, è stato il Novichok, un agente nervino sviluppato con finalità militari dall'Unione Sovietica negli anni '70 e '80.

Dopo che un laboratorio militare tedesco ha pubblicato i risultati dei test tossicologici, la cancelliera Merkel ha detto che ora ci sono "domande serie a cui solo il governo russo può e deve rispondere. Qualcuno ha cercato di mettere a tacere Navalny e a nome dell'intero governo tedesco lo condanno con la massima fermezza".

La Merkel ha poi aggiunto che anche i partner della NATO e dell'UE sono stati informati dei risultati delle analisi e avrebbero deciso una risposta comune e appropriata dopo aver ascoltato quanto la Russia dirà al riguardo.

Anche la moglie di Navalny, Yulia Navalnaya, e l'ambasciatore russo in Germania sono stati informati del risultato delle analisi.

Intanto, i medici della clinica universitaria Charité hanno detto che le condizioni di Navalny stanno continuando a migliorare, anche se rimane ancora ricoverato in terapia intensiva collegato ad un ventilatore, specificando però  di non poter escludere conseguenze a lungo termine in seguito all'avvelenamento.

Perché la dichiarazione della Merkel? 

Perché il Novichok, come sostanze simili, è un'arma da tempo vietata dalla comunità internazionale. Come altri agenti nervini agisce bloccando i messaggi inviati dai nervi ai muscoli, con il conseguente collasso di molte funzioni vitali.

Quanto è pericoloso il Novichok?

Nel 2018, agenti russi avvelenarono con il Novichok la ex spia di Mosca Sergei Skripal e sua figlia Yulia. I due se la sono cavata, ma rimasero casualmente contagiate anche altre persone, ed una, una donna di nome Dawn Sturgess, è poi deceduta. 

A conseguenza dell'avvelenamento degli Skripal, Salinsbury venne messa in lockdown per alcuni giorni e per ben due volte.