Con delibera n. 28/2019 il Comune di Roma ha aderito alla definizione agevolata delle cause tributarie pendenti, ovvero non ancora definite, ai sensi del decreto legge 23 ottobre 2018, n. 119, successivamente convertito in legge.
L’ambito di applicazione resta quello delle controversie aventi ad oggetto atti di accertamento/riscossione, pendenti in ogni stato e grado del giudizio, compreso quello in Cassazione.
La norma ha stabilito un termine ultimo entro il quale il ricorso di primo grado deve essere notificato alla controparte, ovvero il 24 ottobre 2018; per tutte le cause il processo deve essere pendente ovvero non si deve essere concluso con pronuncia definitiva alla data di presentazione della domanda di definizione agevolata.
Nel dettaglio, tale adesione può trovare applicazione esclusivamente nelle controversie tributarie, in cui è parte Roma Capitale, e che abbiano ad oggetto uno dei seguenti tributi: l'imposta comunale sugli immobili (ICI), l'imposta municipale propria (IMU), il tributo per i servizi indivisibili (TASI) e il canone iniziative pubblicitarie (CIP). Rientrano tra le controversie “definibili”, inoltre, quelle pendenti con AMA S.p.A, per quanto attiene gli atti impositivi relativi al tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES) e la tassa sui rifiuti (TARI).
Coloro che decideranno di presentare la domanda, singola per ciascun atto impositivo, dovranno provvedervi inderogabilmente entro il termine del 31.05.2019. Il Comune di Roma, invece, dovrà notificare l'eventuale diniego della definizione agevolata, impugnabile entro 60 giorni, entro il 31 luglio 2020.
In caso di accoglimento della domanda, i Contribuenti potranno beneficiare, in ogni caso, dell’esclusione delle sanzioni e degli interessi. In aggiunta a ciò, sarà possibile una riduzione del tributo dovuto con una percentuale variabile tra il 100% ed il 5% che verrà calcolata in base al grado di giudizio pendente e all'esito delle sentenze già eventualmente pronunciate.
Resta ferma, inoltre, la possibilità di accedere alla rateizzazione del pagamento per gli importi dovuti superiori a mille euro.