25-18, 25-20, 25-17 è il punteggio del 3-0 delle pallavoliste italiane che a Parigi 2024 hanno conquistato il primo oro olimpico per la nazionale, battendo in finale "anche" gli Stati Uniti

Un'impresa storica più che meritata a coronamento di un torneo letteralmente dominato dalle azzurre, grazie anche al supporto di una guida tecnica (Julio Velasco in testa) che ha fatto semplicemente il suo mestiere... far giocare le migliori. Ed infatti, Paola Egonu è stata eletta miglior giocatrice del torneo. Il precedente CT, Davide Mazzanti, non la faceva giocare!

E quella dell'Egonu è diventata, seppur senza il minimo apporto della neo campionessa olimpica, anche una rivincita politica, che ha visto esplodere sui social la derisione nei confronti di quel tale che da generale è diventato europarlamentare promuovendo teorie razziste mascherate da opinioni personali contro il cosiddetto politicamente corretto.

È quel tale che pretende di avere il diritto di offendere neri e omosessuali e che poi corre in Procura a denunciare chiunque gli dia del "coglione". È quel tale che aveva scritto: "Anche se Paola Egonu è italiana di cittadinanza, è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l'italianità che si può invece scorgere in tutti gli affreschi, i quadri e le statue che dagli etruschi sono giunti ai giorni nostri". 

Un'affermazione che, implicitamente, può essere interpretata anche in questi termini: "Se l'italianità è rappresentata da uno che ha scritto una tale stupidaggine, allora  gli italiani dovrebbero esser considerati un popolo di imbecilli".

Pertanto il neo parlamentare europeo, che non poteva trovare alleato e sponsor migliore che in Matteo Salvini, oggi è divenuto suo malgrado il re dei social... anche se ne avrebbe volentieri fatto a meno.

Ma non è stato il solo.

Anche il noto "intrattenitore" [1] televisivo iscritto all'ordine dei giornalisti, Bruno Vespa, forse invidioso degli sberleffi del generale europarlamentare voleva anche lui partecipare alla festa ed è così che ha sentito il bisogno di commentare il successo delle pallavoliste italiane con questo post:

 "Straordinaria la nazionale pallavolista femminile. Complimenti a Paola Enogu e Myriam Sylla: brave, nere, italiane. Esempio di integrazione vincente".

Non ci credete? Eccolo qua...

Paola "Enogu" è nata a Cittadella da genitori nigeriani e ha sempre vissuto nel nostro Paese. Myriam Sylla, ugualmente, è nata a Palermo da genitori ivoriani ed ha sempre vissuto in Italia.

Oltre ad aver sbagliato il nome della Egonu, il noto intrattenitore tv ha voluto sottolineare che delle povere "nere", immigrate, sono diventate delle campionesse... nel Paese delle opportunità. 

Così anche il noto intrattenitore tv - un mago nell'arte della sopravvivenza in Rai, abituato a stender tappeti a chiunque governi, qualunque sia l'area politica di appartenenza - "in un fiat" si è guadagnato le etichette di razzista, ignorante, incompetente... e così via. Ed ai tanti "fan", dopo qualche ora, ha replicato così:

"So benissimo che Paola Egonu e Myriam Sylla sono nate in Italia. Ma basta questo a salvare dalle polemiche chi nasce con la pelle nera? Anche loro purtroppo debbono integrarsi in un mondo più razzista di quanto s'immagini. E le due campionesse ci sono riuscite benissimo".

Purtroppo per lui, però, neanche la capriola interpretativa delle sue stesse parole è riuscito a salvarlo. 




[1]
Per aggirare il tetto dei 240mila euro di retribuzione nella pubblica amministrazione cui sono legati i giornalisti, il sig. Bruno Vespa ha stipulato con la Rai un contratto da "artista".