Da intero disastro a mezzo successo, questa la descrizione del weekend Ferrari per il Gran Premio di Malesia di Formula 1, che si è corso sul circuito di Sepang. Dopo aver acceso le speranze dei tifosi nelle libere di venerdì e sabato, per le rosse di Maranello sono iniziati i problemi.

Prima è stato Vettel a registrare un calo di potenza nella power unit alla fine della sessione di libere di sabato. Con le qualifiche che iniziavano da lì a due ore, i tecnici della Ferrari hanno provato il miracolo, tentando di cambiare in metà del tempo la power unit di Vettel. Miracolo quasi riuscito, tanto che il pilota tedesco è sceso in pista per iniziare le qualifiche, ma al momento di accelerare per fare il giro veloce, la macchina ha perso potenza e non c'è stato nulla da fare, così domenica Vettel è partito dall'ultima posizione.

Ma davanti partiva Raikkonen che era riuscito "quasi" a contendere la pole a Hamilton. Ma neppure al pilota finlandese è andata bene. Infatti, il giorno della gara, già nel giro di schieramento per mettere la sua macchina in griglia, il ferrarista ha notato un calo di potenza nel motore, tanto da farlo rientrare ai box. Anche per lui il guasto era talmente serio che non è riuscito neppure a partire! Il team principal di Ferrari, Maurizio Arrivabene, quasi piangeva.

La corsa per la vittoria, così, è stata un testa a testa tra Red Bull e Mercedes. Testa a testa che è durato ben poco, perché solo dopo alcuni giri, Verstappen ha passato abbastanza agevolmente Hamilton e se lo è messo alle spalle, facendo una gara solitaria ed infliggendo sul traguardo 12 secondi di distacco al pilota inglese della Mercedes. Per il pilota Red Bull il modo migliore per festeggiare i venti anni compiuti proprio questo fine settimana.

Dietro, Ricciardo, seppure con un po' più di ritardo, ha liquidato alla stessa maniera la pratica Bottas, finendo terzo sul podio. Ma per il pilota Red Bull non è stata una passeggiata per tutta la gara.

Infatti, bisogna anche ricordare la corsa di Vettel che è stata sicuramente esemplare e che ha in parte salvato la trasferta in Malesia della Ferrari. Partito ultimo, dopo pochi giri il tedesco era già in zona punti, al decimo posto. La rincorsa di Vetttel alle prime posizioni lo ha portato, ad una decina di giri dal termine, ad arrivare in coda a Ricciardo, dando anche la sensazione di poterlo superare.

Però, quando ormai mancavano quattro, cinque giri alla bandiera a scacchi, prima gli pneumatici e poi la possibilità che il motore lo potesse abbandonare da un momento all'altro hanno consigliato Vettel di non rischiare oltre e di "accontentarsi" della quarta posizione. Partito ultimo, senza approfittare di incidenti o ritiri delle macchine al comando, il risultato di Vettel equivale ad una vittoria, anche in considerazione del fatto che è riuscito a distrarre per tutta la durata del Gran Premio la jella che si è accanita sulle rosse.

Jella che si è ripresentata nel giro di rientro ai box quando Vettel si è scontrato con la Williams di Lance Stroll, danneggiando la ruota posteriore sinistra della sua monoposto e costringendolo a ritornare al traguardo grazie al passaggio offerto dalla Sauber di Pascal Wehrlein.

Dopo questo Gran Premio, Hamilton ha ora 34 punti di vantaggio su Vettel, mentre rimangono da disputare ancora cinque gare. In fondo non un'impresa impossibile per il pilota della Ferrari, considerando che oggi è riuscito a portare a termine una grande gara nonostante avesse tutti contro... anche la sorte.