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Il Belgio come la Francia. Stop al tifo razzista e omofobo nel calcio

Anche il calcio belga cerca di arginare il tifo a sfondo razzista e omofobo con una serie di nuove iniziative.

Prima tra tutte, messa in pratica dalla Jupiler Pro League, la Serie A belga, è quella che prevede il bando dallo stadio e un corso di recupero per i tifosi che si sono macchiati di intolleranza.

La Pro League, dopo un anno e mezzo di lavori, ha prodotto un manuale con una serie di linee guida che dovranno aiutare le squadre di calcio a bandire razzismo e discriminazione al di fuori degli stadi.

Il manuale, di 60 pagine, come ha spiegato il portavoce della Pro League Stijn Van Bever, è molto chiaro: "Spetta al club chiarire che non c'è posto per certi comportamenti dentro e fuori gli stadi, o più in generale in un club. Se si verificano cori razzisti o discriminatori, i tifosi devono essere identificati, sanzionati e puniti. Poi, gli stessi tifosi devono sottoporsi ad un corso prima di poter entrare nuovamente nello stadio".

Pertanto, ai tifosi colpevoli di insultare avversari e arbitri deve essere impedito l'ingresso allo stadio. Solo dopo aver seguito dei corsi, potranno riprendere il loro posto in tribuna ad assistere alle partite.

Inoltre, le squadre saranno responsabili del comportamento delle loro tifoserie. 

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Autore Andrea Sanna
Categoria Sport
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