"Presidente Giuseppe Conte, è soddisfatto delle proposte di transazione di Atlantia, cioè della famiglia Benetton, per il nuovo assetto di Aspi, cioè di Autostrade per l'Italia?"

Così il direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, inizia l'intervista al premier Conte sullla possibile revoca della Concessione ad Autostrade.

E così risponde Conte:"Per nulla e le spiego perché partendo dall'inizio. Due anni fa, dopo il crollo del ponte Morandi, abbiamo avviato la procedura di contestazione, mettendo in discussione la concessione ad Aspi. La mia sensazione è che Autostrade, forte dei vantaggi conseguiti nel tempo e di una concessione irragionevolmente rinforzata da un intervento legislativo, abbia scommesso sulla debolezza dei pubblici poteri nella tutela dei beni pubblici. A un certo punto Aspi si è irrigidita confidando, evidentemente, nella caduta del mio primo governo. Con questo nuovo governo si è convinta di avere forse delle carte da giocare e ha continuato a resistere. Solo all'ultimo si è orientata per una soluzione transattiva. La verità è che le varie proposte transattive fatte pervenire da Aspi non sono soddisfacenti. Lo Stato ha il dovere di valutarle per lo scrupolo di tutelare l'interesse pubblico nel migliore dei modi possibili. Ma adesso dobbiamo chiudere il dossier ed evitare il protrarsi di ulteriori incertezze".

Il resto dell'intervista è disponibile in questa pagina:
https://www.facebook.com/notes/giuseppe-conte/...

Come conseguenza delle dichiarazioni di Conte, il titolo Atlantia, società che controlla Autostrade, lunedì ha perso il 15,19%, chiudendo a 11,36 euro per azione.


Vista la posizione di Conte, Autostrade, in giornata, ha reso pubblica la proposta inviata al Governo, accompagnandola con la seguente dichiarazione:Autostrade per l’Italia, per garantire la massima trasparenza verso il mercato, investitori e finanziatori e l’opinione pubblica rende nota la lettera dell’11 luglio 2020 indirizzata ai Ministeri competenti, di cui la stampa ha riportato ampi stralci.La lettera fa seguito all’incontro tenutosi il 9 luglio presso il MIT - volto alla definizione della procedura del presunto grave inadempimento in corso - e recepisce le indicazioni ricevute in tale sede dai rappresentanti istituzionali. Nello specifico, in caso di accettazione della proposta, ASPI ha aumentato da 2,9 miliardi a 3,4 miliardi l’importo totalmente a proprio carico da destinare a riduzioni tariffarie, a interventi aggiuntivi di manutenzione e a interventi per la ricostruzione del viadotto sul Polcevera. Verrebbe inoltre recepito il regime tariffario regolato dalle delibere dell’ART, sulla base delle risultanze concordate al tavolo tecnico svoltosi al MEF, con l’impegno ad aggiornare il Piano Economico Finanziario entro 7 giorni dall’accettazione della nuova proposta. E’ stata formulata anche una proposta di ridefinizione dell’art. 9 della Concessione relativa alla regolamentazione dei casi di inadempimento e decadenza - previa verifica con esperti indipendenti con comprovata esperienza delle condizioni di bancabilità del piano degli investimenti previsti – ed è stata comunicata la volontà di rinunciare a tutti i ricorsi presentati nei confronti della parte pubblica.La società ha inoltre dato disponibilità a valutare l’apertura del proprio capitale a investitori terzi pubblici e privati, a supporto del rilevantissimo piano degli investimenti previsto dal Piano di Trasformazione.La proposta formulata da ASPI l’11 luglio è l’esito di un confronto negoziale iniziato circa un anno fa e che ha visto la società formulare diverse proposte, sempre migliorative, con oltre 10 lettere inviate all’Esecutivo. La missiva dello scorso sabato aderisce alle ultime richieste del governo, a riprova dell’impegno complessivo profuso dalla società verso l’interesse pubblico.La società non ha aderito invece alla richiesta di manleva formulata al tavolo a favore della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del MIT e del MEF, a fronte di danni civili che potrebbero essere richiesti da terzi a tali istituzioni per loro eventuali responsabilità come conseguenza del tragico crollo del Viadotto sul Polcevera. Con ciò nella prospettiva che ciascuno risponda per le proprie responsabilità, ove fossero accertate, nell’ambito della distinzione dei ruoli tra Concedente e Concessionario.Autostrade per l’Italia auspica dunque che le decisioni che verranno assunte siano basate solo ed esclusivamente su aspetti di tipo giuridico, tecnico, sociale ed economico e tengano conto del patrimonio industriale unico rappresentato dalla società e degli interessi dei suoi 7.000 lavoratori, dei 17.000 piccoli risparmiatori - che detengono una quota del debito - e delle migliaia di creditori commerciali e fornitori, che rappresentano una quota assolutamente rilevante del comparto produttivo del Paese.

Il documento con la proposta è disponibile alla pagina seguente:
https://www.atlantia.it/it/area-stampa/...


Nella conferenza stampa al termine della sua visita in Germania, Conte ha dichiarato: "Domani ci sarà il CdM, e ci sarà un'informativa sul dossier Autostrade. È una decisione che deve coinvolgere tutto il governo che deve essere messo nella condizioni di conoscere tutti i dettagli".