Silvio Berlusconi gioca in anticipo sul capotreno Matteo Renzi e nel messaggio inviato ad Everest, una tre giorni dei giovani del Centrodestra che si svolge a Giovinazzo dall'1 al 3 settembre, indica la linea per le prossime politiche, auspicando «un centro-destra aperto e inclusivo, il nostro: una coalizione diversa e lontana dai difetti della vecchia politica.»
E per non far venir meno la novità del suo messaggio politico, senza alcuna ironia (da parte sua), Berlusconi ha ovviamente parlato di sogno, «quello di una rivoluzione, pacifica e serena nei modi, ma radicale nella sostanza.
Una rivoluzione per i giovani, fatta dai giovani, che non sono solo un concetto anagrafico, sono un modo di pensare, di credere, di guardare alla politica, della quale continuiamo a sentirci parte. Una rivoluzione che vogliamo fare con voi, con il centro-destra di nuovo alla guida del paese.
Un centro-destra liberale, saldamente ancorato alla grande famiglia della democrazia e della libertà in Europa, unito sul programma che voi discuterete e che abbiamo sintetizzato nell’Albero della Libertà. Un programma nel quale vi sono meno tasse, meno burocrazia, meno Stato dove ce n’è troppo, e più sicurezza, più difesa della nostra identità, più tutela dei deboli, quindi più Stato dove è necessario.»
E siccome non poteva non dire qualcosa anche in relazione al luogo in cui si svolge l'evento dei giovani del centrodestra, Berlusconi ha anticipato anche «un programma nel quale il Sud sia protagonista, come lo è sempre stato quando abbiamo governato, a differenza della sinistra che ha fatto scomparire la parola “Mezzogiorno” dall’agenda della politica.»
E dato che si stava rivolgendo a dei giovani, Berlusconi ha voluto anche ricordare ciò che i governi da lui guidati hanno fatto per i giovani.
«Quanti ricordano, per fare un esempio, che siamo stati noi a restituire ai ragazzi italiani un anno di vita, abolendo il servizio militare di leva?
Quanti ricordano le ottime [!!!, ndr.] riforme della Scuola e dell’Università realizzate dal Ministro Gelmini, fatte per portare la preparazione dei ragazzi italiani al livello delle migliori eccellenze del mondo, senza disperdere il patrimonio di eccellenze culturali che il sistema scolastico italiano aveva nella sua tradizione? E ci sono molti altri provvedimenti ancora che dovremo meglio ricordare.
Tutto questo purtroppo è stato dissipato negli anni seguenti dalla sinistra: quattro governi consecutivi non scelti dagli italiani, che hanno smantellato i risultati del nostro lavoro, facendo schizzare per esempio la disoccupazione giovanile a livelli senza precedenti anche nel confronto con l’Europa.»
Per Berlusconi «un Movimento come il nostro, che ha come suo primo scopo quello di cambiare radicalmente la politica, non può fare a meno di rinnovarsi continuamente, aprendosi ai giovani.»
Ed infatti, chi meglio di Silvio Berlusconi può essere testimone della veridicità di tale affermazione, visto che continua, all'età di 81 anni, ad essere il presidente di Forza Italia e spera di poter risolvere i suoi guai giudiziari per potersi candidare alle prossime politiche, proponendosi anche di guidare un'eventuale coalizione di centrodestra?