Lo scorso sabato Di Maio voleva azzerare i vertici di Bankitalia e Consob: "Lo chiediamo da anni, perché non è possibile riconfermare quelle persone che hanno permesso il disastro delle banche degli ultimi anni! È ora di portare la nostra rivoluzione anche lì!"
Il ministro dell'Economia ha provato ad alzare la voce per ricordare l'importanza dell'autonomia della Banca d'Italia.
Per tutta risposta, il leghista Borghi, supportato dal suo segretario vicepremier Salvini, ha parlato della necessità di ovviare alla "anomalia dell’oro detenuto e gestito ma non posseduto dalla Banca d’Italia. Nessuno vuole toccare le riserve auree – ha detto Borghi – però è aberrante che non abbiamo ancora un’interpretazione autentica. Cosa ci vuole a fare una legge per mettere nero su bianco che la proprietà dell’oro è dello Stato? Ciò non significa che il governo possa venderlo, però questa lacuna va colmata. L’oro appartiene agli italiani. Eppure non esiste legge che lo dichiari esplicitamente."
A seguito di questa manovra a tenaglia nei confronti dell'istituto di via Nazionale, questa mattina è intervenuto il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, che ha dichiarato: "L’autonomia della Banca Centrale, e della Vigilanza, è un aspetto importante dei meccanismi di bilanciamento e controllo degli Stati membri e uno dei principi da salvaguardare, su cui si basa l’eurosistema.
E’ importante preservare l’indipendenza della Banca centrale e della vigilanza."
Vallo a spiegare al "cambiamento"!