Esteri

Gaza: Hamas libera due ostaggi americani, Israele minaccia di bombardare l'ospedale di Al-Quds

Ancora chiuso il valico di Rafah, a sud della Striscia di Gaza. Nell'ultima dichiarazione rilasciata da Biden, i primi aiuti umanitari potrebbero arrivare entro 24 o 48 ore.


Il  portavoce delle Brigate Al-Qassam, in serata, ha annunciato il rilascio di due ostaggi, madre e figlia di nazionalità statunitense, per motivi umanitari, grazie alla mediazione del Qatar:

"Abbiamo rilasciato le due detenute americane per dimostrare al popolo americano e al mondo che le accuse mosse da Biden e dalla sua amministrazione sono false".

Israele ha confermato il rilascio delle due donne che sono state trasferite in Egitto.

La mezzaluna rossa è stata avvertita dalle autorità israeliane di evacuare immediatamente l'ospedale Al-Quds a Gaza City, perché sarebbe stato bombardato. L'ospedale, oltre al personale medico, ospita circa 500 pazienti e circa 12.000 sfollati, civili, che vi hanno trovato rifugio per sfuggire ai bombardamenti israeliani.

Naturalmente, nessuna evacuazione è possibile perché i medici non hanno alcuna possibilità di evacuare pazienti e sfollati, oltre a non sapere dove li dovrebbero portare.

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Galant, venerdì, ha dichiarato che la guerra a Gaza si compone di tre fasi, con l'obiettivo di eliminare il Movimento di resistenza islamica (Hamas) e instaurare un nuovo sistema di sicurezza nella Striscia.

Davanti ai membri del Comitato parlamentare per gli affari esteri e la sicurezza, presso la sede del Ministero della Difesa a Tel Aviv, Gallant ha presentato in dettaglio gli obiettivi della campagna militare in corso, che comprende l'eliminazione di Hamas, la distruzione delle sue capacità militari e governative, il completo sollevamento di responsabilità di Israele per la Striscia di Gaza e la creazione di una nuova realtà di sicurezza nella regione:

"Siamo nella prima fase - ha detto Gallant - in cui viene condotta una campagna con le armi , e poi un'attacco militare di terra con l'obiettivo di distruggere e danneggiare le infrastrutture per sconfiggere ed eliminare Hamas. Nella seconda fase continueremo a combattere, ma con minore intensità, poiché le forze lavoreranno per eliminare le sacche di resistenza. Il terzo passo sarà stabilire un nuovo sistema di sicurezza nella Striscia di Gaza, rimuovere la responsabilità di Israele per la vita quotidiana al suo interno e creare una nuova realtà di sicurezza per i cittadini di Israele e della regione circostante la Striscia di Gaza. Siamo in una guerra. Non c'è scelta. Il 7 ottobre è il giorno in cui è iniziato il processo di eliminazione di Hamas".

Leggendo tra le righe, l'intenzione di Israele è quella di spingere gli oltre 2 milioni di palestinesi di Gaza in Egitto, dopo quelli spinti in Libano e Giordania.

Autore Giuseppe Ballerini
Categoria Esteri
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