All'orizzonte ci sono pochi spunti macro interessanti, per cui il dollaro vivrà la settimana entrante sulla scia degli ultimi eventi, quelli che hanno visto Powell (capo della FED) aprire in modo netto al taglio dei tassi nel prossimo meeting del Fomc di fine luglio.
Taglio giustificato da alcune caratteristiche, giudicate da Powell negative, associate alla crescita dell'economia americana: bassa inflazione è al di sotto dell'obiettivo, le componenti della crescita del Pil, la Brexit, l'aumento del debito...
Probabilmente, queste dichiarazioni potrebbero fare da apripista ad un taglio dei tassi maggiore rispetto al previsto, facendo così diminuire l'interesse dei mercati sul dollaro, cosa che non potrebbe non piacere a Trump, che ghiudica la debolezza della sua valuta come uno degli elementi essenziali per dare slancio all'economia, soprattutto pensando all'appuntamento elettorale delle presidenziali del prossimo anno.