Ancora polemiche sulle assurde pretese di Michela Murgia sulla lingua italiana e la "quaestio" con l'accademia della Crusca. Ora scendono in campo i giovani universitari della Luiss. Ma leggendo l'articolo il cui rimando è riportato in calce, si può andare oltre i concetti espressi da questi ragazzi, e allargare il discorso in maniera più generale. Ovvero.

Dai tempi della prima repubblica, si smania in modo mediale alle critiche sulla gioventù italiana. Perduta, viziata, ribelle, politicizzata, disinteressata, antagonista, retrograda, reazionaria, terrorista, NoVax, ProVax serva del sistema. Tutto un mezzo secolo e inizio secolo, in cui ogni espressione creativa indipendente giovanile bollata con epiteti vari e tutti contraddittori fra loro.

Dimenticando: antenati delle moderne riviste culturali come impostazioni, scosse politiche di rinnovamento e riforme a classi politiche di destra e sinistra ingessate nella burocrazia e poltrone di potere, discussioni aperte sui sempreverdi temi, soprattutto qui in Italia periferia culturale dell'Europa, di sessualità, famiglia, gender, relazionalità, violenza, razzismo, corruzione e altro.

Se non ci fossero stati questi fastidiosi ragazzi, il nostro paese sarebbe oggi un Afghanistan talebano in salsa occidentale posizionato nel mediterraneo. Ragazzi non ascoltati, ignorati, derisi, e alla fine strumentalizzati dal potere che contestano. Arrivando alle tante e sempre assurde riforme governative italiote su scuola, sapere, università, ricerca. Dicendo i vari ministri e governanti di essersi ispirati alla loro ribellione.

Due considerazioni finali. Andate a vedere, anche nelle esperienze passate con ricerche d'archivio, come scrivevano e che retroterra culturale dimostravano avere i "fastidiosi" ragazzi di cui vi siete lamentati, nei loro bollettini, siti web, pagine social, ecc. e riflettete come la palestra di discussione di idee e progetti, di qualsiasi orientamento politico, la possedevano loro, e non  i soloni della cultura e politica.

Poi. Vi siete lamentati, a destra e a sinistra, dell'incultura, americanizzazione, mancanza di radici culturali delle nuove generazioni. Per decenni. E adesso chiamerete reazionari, sovranisti, fondamentalisti accademici anche questi ragazzi, un'altra volta "fastidiosi", perché non sono funzionali ai giochi di potere . Anche se dimostrano il contrario di come li avete descritti e descrivete.

In questo senso consiste la reale separazione in Italia fra paese reale e paese legale.