Un mito, il capolavoro di Edoardo Bennato, "Burattino senza fili", ha segnato un' epoca. Dal racconto di Collodi uno sprone alla vita, pezzi storici come Il gatto e la volpe, Mangiafuoco e tanti altri, ispiratori di uno stile di vita propenso alla "lotta", intesa in senso lato, alla salvaguardia dei diritti e soprattutto lontano dai falsi miti.

Oggi come ieri, la situazione è rimasta immutata e il cantautore Partenopeo ripropone il tutto, con l' aggiunta di altri pezzi a tema, pensando a un musical.

Ecco le sue parole a riguardo:

"Quando a suo tempo elaborai il concept album “Burattino senza fili”, la trasposizione in chiave rock del romanzo di Collodi, ne ribaltai però la morale ovvero: proprio quando da burattino Pinocchio diventa bambino, incominciano i guai con i vari “Mangiafuoco”, “Gatto e la Volpe”, “Grillo parlante”, addirittura con la “Fata”. E’ proprio allora che i fili, sebbene invisibili, lo tirano da tutte le parti tentando di manovrarlo a loro uso e consumo. Tralasciai nel disco originale due personaggi fondamentali: “Lucignolo” (quello che porta Pinocchio allo scatafascio nel paese dei balocchi) e soprattutto “Mastro Geppetto”, che poi è l’artefice del burattino, quello che lo ha creato da un semplice pezzo … anzi no ciocco di legno. Confesso che dal punto di vista… diciamo rock era ostico da affrontare!

Ebbene nel 2017 ho trovato, almeno credo di aver trovato, la chiave di volta: mi sono immaginato Geppetto un abile artigiano, insomma un mastro falegname andato in pensione che, rimasto solo si costruisce un burattino: “da mandare a scuola e con cui poter parlare”. Dal punto di vista musicale ho inserito una sezione di fiati che fa da contrappunto al testo. 

Con >la regia di Stefano Salvati abbiamo girato un videoclip di altissimo livello, realizzato a Ravenna in una struttura detta “Artificerie Almagià”. Con l’aggiunta di Lucignolo e Mastro Geppetto finalmente il musical di Pinocchio o meglio di Burattino senza fili si può pensare seriamente di metterlo in scena.

… Ci stiamo lavorando".