Tra le tante guerre in atto intraprese dall'attuale Governo italiano e dai partiti che lo supportano vi è quella della spazzatura di Roma, roccaforte sotto assedio del Movimento 5 Stelle, ormai simbolo della sua decadenza, se non della sua dissoluzione.

Dopo aver mostrato in qualsiasi modo possibile e immaginabile la sua totale incapacità nel governare l'intricatissima macchina burocratica di Roma, che sta alla base dei meccanismi che dovrebbero garantirne la vivibilità, la sindaca Raggi e il movimento che l'ha fatta eleggere ormai hanno alzato bandiera bianca anche sulla gestione dell'immondizia, e da mesi ormai, per stessa ammissione di chi amministra la raccolta, non sufficiente a mantenere la pulizia della città.

Ed ecco allora che i 5 Stelle, nel proprio blog dichiarano:

Le criticità sui rifiuti a Roma ci sono ormai da anni. Abbiamo visto immagini di buste di spazzatura depositate davanti ai cassonetti con il sindaco Ignazio Marino, il prefetto Francesco Paolo Tronca e anche con la sindaca Virginia Raggi. Va ammesso.Ma cosa accomuna queste tre differenti esperienze amministrative? Cosa unisce tre persone così diverse? E’ semplice: la persona che guidava e guida la Regione Lazio è sempre la stessa per tutti e tre, ovvero Nicola Zingaretti.È lui la costante assoluta dei rifiuti. Zingaretti è quello che in matematica viene definito il "fattore K": da quando c’è lui, ci sono rifiuti in strada a Roma. Qualche pericoloso intellettuale potrebbe anche mettere in relazione la presidenza di Zingaretti con l’assenza di un Piano Rifiuti Regionale dal 2012 perché anche in questo caso l’unica costante fissa è che lui siede sempre alla guida della Regione Lazio. I rifiuti in strada hanno ormai una firma; Z come Zingaretti-K.Una dichiarazione allucinata e allucinante che è ben indicativa dello stato confusionale in cui versa il movimento grillino e chi lo dirige. Come accade con ogni "dittatura" al tramonto - il MoVimento anarchico dell'uno vale uno è in realtà una dittatura guidata dal capo politico che governa un ristretto direttorio che comanda a bacchetta i parlamentari eletti e fa credere che esista trasparenza nelle votazioni di una piattaforma controllata dal direttorio stesso - ogni insuccesso è trasformato in guerra dove accusare il nemico, indicato come unico responsabile del proprio fallimento.


Questa, la risposta di Nicola Zingaretti alle accuse della sindaca e dei grillini:

Dopo aver letto le sue dichiarazioni di oggi, mi domando se Raggi non provi un po’ di vergogna per la sua arroganza.Ha ridotto la città più bella del mondo in un disastro e su ogni problema fa lo scaricabarile, non assumendosi mai le sue responsabilità.Sta spargendo i rifiuti di Roma in tutto il Lazio, in molte Regioni italiane e addirittura in diversi Paesi europei. Ovviamente con i soldi dei cittadini romani. Invece di dire grazie per la collaborazione degli abitanti e dei Sindaci dei Comuni e chiedere scusa, accusa e straparla.Domani, attivando i poteri sostitutivi con un'ordinanza, cominciamo a rimettere le cose a posto.