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Sileri: anche in Italia applichiamo le stesse regole imposte dalla Francia

La proposta del presidente francese Macron per promuovere la campagna vaccinale fa discutere. Che cosa ha "fatto" il presidente francese? Ha semplicemente detto ai medici e al personale sanitario che se non si sarebbero vaccinati entro metà settembre non avrebbero più continuato a svolgere la loro attività. Ai cittadini, invece, ha detto che a coloro che non dimostreranno di esser vaccinati da agosto sarà impedito loro di entrare in alcuni locali (ad es. bar e ristoranti) e non avrebbero più potuto utilizzare i mezzi pubblici, aerei compresi.

Nel giro di 24 ore, tutti i francesi che finora avevano pensato fosse inutile vaccinarsi contro il Covid sono corsi a prenotarsi sulla piattaforma che in Francia è stata adibita allo scopo.

Quindi anche in Italia, visto l'esempio della Francia, ci si inizia a chiedere perché non fare altrettanto. In una intervista al Messaggero lo ha ipotizzato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri: "Pensiamo alle discoteche. Se concedessimo ai locali di aprire per i clienti con il Green pass, avremmo la corsa di chi ha tra i 18 e i 40 anni a vaccinarsi. Il Green pass oggi è un mezzo per non tornare indietro quando i contagi saranno più elevati".

La proposta tra le associazioni di categoria è stata accettata come sacrosanta da alcune (ad es. Federalberghi) e penalizzante da altre (come ad esempio Fipe-Confcommercio che rappresenta i ristoratori).

Mentre dal centrosinistra la proposta appare convicente, gli estremisti di destra la bocciano senza appello.

Salvini: "Vaccino, tampone o Green Pass per entrare in bar e ristoranti? Non scherziamo".
Meloni: "L'idea di utilizzare il green pass per poter partecipare alla vita sociale è raggelante, è l'ultimo passo verso la realizzazione di una società orwelliana. Una follia anticostituzionale che Fratelli d'Italia respinge con forza. Per noi la libertà individuale è sacra e inviolabile".

È curioso che entrambi siano gli stessi che vogliono riproporre in Italia le leggi anti-democratiche e liberticide che Orban ha imposto all'Ungheria. Per costoro, per combattere un virus, sarebbe incostituzionale limitare alcuni comportamenti per le persone non vaccinate. Invece, sempre per Salvini e Meloni, sarebbe normale e dovuto limitare la libertà di stampa, i diritti di lavoratori e assoggettare la magistratura al governo... solo per citare alcune delle anomalie ungheresi!

Autore Vincenzo Petrosino
Categoria Politica
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