Usa, pacchi bomba a chi si oppone a Trump
Il primo pacco bomba è stato consegnato lunedì scorso a Soros, il miliardario sostenitore di valori liberali e confini aperti. Soros, dall'Ungheria di Orban (suo Paese natale), passando per l'Italia di Salvini e Meloni fino ad arrivare negli Stati Uniti, è considerato il male assoluto, secondo i sovranisti, cospirazionisti, dell'estrema destra.
Nei giorni successivi pacchi, che secondo gli inquirenti sono stati confezionati dalla stessa mano, sono stati consegnati ad Hillary Clinton, a Barack Obama, alla Cnn... Infine, all'elenco si sono aggiunti i nomi dell'ex vicepresidente Joe Biden e dell'attore Robert de Niro.
In tutto sono stati consegnati 10 ordigni, nessuno dei quali, però, è esploso. Tutti coloro che lo hanno ricevuto appartengono al Partito Democratico o sono oppositori del presidente Trump, o ritenuti tali come nel caso della Cnn.
Anche se va aggiunto che non vi è stata alcuna rivendicazione per nessuno dei pacchi bomba, al momento sembra non esista altra spiegazione al loro invio se non quella di collegarli al prossimo appuntamento elettorale con le elezioni di mezzo termine a cui gli americani sono chiamati per rinnovare gran parte dei seggi del Congresso.
Tutti i destinatari delle bombe hanno espresso, anche in modo più che colorito, la loro opposizione a Trump oppure sono stati da lui indicati come avversari e fonti di notizie false, come nel caso della Cnn.
Da parte del presidente Donald Trump nessun commento diretto, se non quello inviato in risposta ad un tweet del vicepresidente Pence.