393 voti a favore e 226 contro. Con questi numeri, venerdì 30 giugno, il Parlamento tedesco ha legalizzato il matrimonio tra persone dello stesso sesso, allineandosi a quanto già accade in altri 13 paesi europei, tra cui Francia, Gran Bretagna e Spagna.
Il provvedimento è stato votato dopo che lunedì scorso la cancelliera tedesca Merkel aveva dichiarato, durante un'intervista ad una rivita femminile tedesca, di essere favorevole ad un voto di coscienza in relazione al matriomonio tra omosessuali, nonostante la forte contrarietà dei conservatori cattolici presenti nel suo partito.
Il socialdemocratico Martin Schulz non ha perso tempo raccogliendo immediatamente l'assist della cancelliera, in passato nettamente contraria al matrimonio tra gay, ed ha preteso di far esprimere sul tema il Parlamento quanto prima, già in settimana. E così è stato.
La Merkel ha detto ai giornalisti aver votato contro il provvedimento, mantenendo inalterata la sua convinzione, ma ha ritenuto giusto liberare i rappresentanti dei partiti dal voto obbligato e di farli decidere in base alla loro coscienza, aggiungendo anche che a coppie dello stesso sesso dovrebbe ormai essere permessa l'adozione di un bambino.
Inutile qualsiasi paragone con quanto accade nel nostro paese, dai tempi di presentazione di una legge fino alle sue modalità di discussione in Parlamento... sarebbe più che imbarazzante. Oltre al fatto che i parlamentari tedeschi lavorano in Aula pure il venerdì!
La decisione della Merkel potrà regalarle un vantaggio alle prossime elezioni politiche che si svolgeranno in Germania il 24 settembre? Difficile crederlo, almeno secondo i sondaggisti che ritengono che per quella data molti degli elettori si saranno probabilmente già dimenticati di questo argomento. E lo stesso potrà valere anche per l'SPD che, in calo vertiginoso di consensi, proverà comunque a sfruttare elettoralmente questo voto per quanto gli sarà possibile.
La legge entrerà in vigore dopo la firma del presidente della Repubblica, prevista entro il prossimo 7 luglio.