Mentre l'esercito turco continua la manovra di avvicinamento alle città di Kobane e Manbij, infuria la battaglia a Ras al-Ain, attaccata dalla Turchia da tre lati: dalla zona industriale a est, da Tell a ovest e dal quartiere Mehete. Nonostante l'intervento dell'aviazione, le Forze Democratiche della Siria continuano ad opporre una strenua resistenza.

Nel primo pomeriggio, gli attacchi si sono concentrati nella zona industriale, all'ingresso della città e nella zona di  Hawarne, con le restanti abitazioni sorvolate da droni e fatte oggetto del fuoco dell'artiglieria.

Successivamente, è iniziata una battaglia casa per casa tra turchi e FDS. Nelle file delle FDS ci sono diversi morti e feriti.

Secondo Aldar Xelîl, tra i principali esponenti del movimento curdo TEV-DEM, armi contenenti fosforo e napalm sono state utilizzate dai turchi a Ras al-Ain, attaccata dall'esercito turco invasore. I medici che hanno assistiti i feriti negli attacchi di questi giorni, afferma Aldar Xelil, stanno preparando dei resoconti a dimostrazione di tale accusa.
Nel tardo pomeriggio, dopo combattimenti che sono proseguiti per tutta la giornata, forze filo-turche sono riuscite a penetrare all'interno del campo di Ain Issa liberando i membri dell'Isis ancora prigionieri, dopo che in centinaia erano riusciti a fuggire a seguito del bombardamento di domenica scorsa.


A metà giornata, Il consigliere USA per la sicurezza, Robert O'Brien, era ad Ankara dove ha incontrato il ministro degli Esteri turco Mevlüt Çavuşoğlu, per pianificare la visita del vicepresidente Usa Mike Pence e del segretario di Stato Mike Pompeo, prevista per le prossime ore.