Una donna californiana avrebbe fornito l'ovulo che sarebbe stato fecondato dal seme di un signore italo canadese, Eddy Testa, mentre una donna di origine indonesiana residente negli USA avrebbe messo a disposizione il proprio utero... per ottenere che cosa? Il figlio di Vendola!

E che cosa ha a che fare Nichi Vendola in questo guazzabuglio perché tutti affermino che ha avuto un figlio? Non è chiaro,  a meno che non sia stato lui a pagare il conto! Forse, al giorno d'oggi, per diventare genitore è sufficiente saldare una fattura! Se così è,  fate bene attenzione alle voci elencate in una fattura o in una bolletta, perché in futuro qualcuno potrebbe bussare alla vostra porta e chiamarvi, a seconda dei casi, mamma oppure papà.

E c'è un altro aspetto nella vicenda del figlio di Vendola e riguarda il metodo con cui è stato ottenuto. Vendola è un uomo politico che ha ricoperto incarichi pubblici in istituzioni importanti di questo paese. L'uomo pubblico Vendola, per diventare proprietario di un figlio, ha utilizzato una procedura che in Italia è vietata dalla legge, tanto che chi la utilizzasse o ne promuovesse l'utilizzo richiederebbe l'arresto ed una multa salatissima.

Ma l'uomo pubblico Vendola è andato all'estero per acquistarsi un figlio utilizzando un surrogato di madre con cui ha stipulato un contratto. Tutto legale, per carità... ma eticamente, sempre dal punto di vista di un uomo delle istituzioni, tutto ciò è corretto?

Anche se tutto questo, per ora, riguarda Vendola e pochi altri, non bisogna dimenticare che il governo Renzi ha annunciato una legge ad hoc, in tempi brevi, per riorganizzare il problema delle adozioni, compresa quella del cosiddetto figliastro (stepchild adoption) anche per le coppie  omosessuali. In tal caso, sarebbe un ulteriore incentivo, per chi ne avesse le possibilità economiche, di ricorrere alla pratica dell'utero in affitto, in barba a pronunciamenti, divieti e promesse di nuove leggi in materia.