Il maltempo in Italia e i doveri (mancati) di un ministro
Le Alpi da ovest a est sono state interessate da un'importante nevicata che ha fatto scattare il rischio valanghe e che ha causato la chiusura per molte ore dell'autostrada del Brennero. Più a valle, invece, il maltempo ha portato pioggia che ha creare forti preoccupazioni e danni. Dall'acqua alta a Venezia si è a passati ad allagamenti nel trevigiano ed in provincia di Bologna, oltre al rischio esondazioni in alcune aree della Toscana e del Lazio.
Una situazione non certo normale, come testimoniato dallo stesso premier Conte che ieri sera dichiarava:
«Sto seguendo, in contatto con il Dipartimento della Protezione Civile, gli sviluppi di questa nuova ondata di maltempo che nelle ultime ore sta coinvolgendo buona parte dell’Italia, soprattutto l’Alto Adige, l’Emilia Romagna, la Campania e che sta creando notevoli disagi ai cittadini e alle comunità coinvolte.
Un augurio di pronta guarigione va alle persone e ai carabinieri ricoverati dopo essere stati soccorsi a causa della piena del Reno e massimo sostegno a tutta la macchina dei soccorritori al lavoro. Purtroppo, siamo sempre in continua apprensione quando si abbattono questi eventi atmosferici, a causa di un territorio fragile che presenta notevoli problemi legati al dissesto idrogeologico.»
Ma quando ci sono problemi legati al maltempo non dovrebbe essere prima di tutto il ministro dell'Interno che dal Viminale segue l'evolversi degli eventi in contatto con i vertici della Protezione civile? Normalmente un ministro dell'Interno è pagato anche per garantire questo tipo di sicurezza ai cittadini.
Il problema però è che Matteo Salvini era impegnato in imprescindibili appuntamenti elettorali in Abruzzo ed invece di seguire e coordinare gli interventi della Protezione civile, era impegnato a promuovere se stesso tra Giulianova e Teramo, tra visite ai gazebo della Lega, selfie, post sui social, mangiate e comizi... naturalmente senza dimenticare il travestimento da capitano, come ci mostra la foto ad inizio articolo.
Ma quando qualcuno ricopre un incarico pubblico, i doveri ad esso collegati non dovrebbero avere la priorità su tutto il resto, compresi gli appuntamenti elettorali?