Avrà luogo sabato sera (alle 21:45 ora italiana) presso l'Arena di Dirʿiyya, città a nord ovest di Riyad, il cosiddetto Clash on the Dunes, l'incontro di pugilato tra i due pesi massimi Anthony Joshua (britannico) e l'attuale campione del mondo di categoria, lo statunitense di origine messicana Andy Ruiz.

Quello che si svolgerà il 7 dicembre in Arabia Saudita è la rivincita dell'incontro che si è disputato il 1 giugno di quest'anno al Madison Square Garden di New York, valevole per il titolo unificato di campione del mondo dei pesi massimi WBA (Super), IBF, WBO e IBO. Incontro che è stato vinto, a sorpresa, dal messicano Ruiz.

Joshua, ultimo fenomeno del pugilato, era riuscito a vincere tutti gli incontri nella sua carriera da professionista, conquistando il titolo mondiale in tutte e quattro le associazioni pugilistiche presenti a livello mondiale.

Il 1 giugno doveva disputare un incontro per il titolo unificato dei massimi contro Jarrell Miller. Il suo sfidante, però, fu trovato positivo in un test antidoping. A tre settimane dall'inizio del match - con i biglietti venduti e i contratti televisivi già firmati - era necessario trovare un sostituto.

L'unico disposto a sfidare Joshua fu per l'appunto Andy Ruiz, con un palmares di 33 vittorie e 1 sconfitta contro il neozelandese Joseph Parker per il titolo vacante WBO. Parker vinse quel match, divenne campione mondiale e, successivamente, fu sconfitto proprio da Joshua a cui cedette la corona.

Anche a causa dello scarso preavviso necessario a Ruiz per preparare al meglio la propria condizione fisica, questa era la fotografia dei due pugili che si ritrovarono di fronte sul tappeto di New York. 

Joshua, britannico di origine nigeriane, una specie di statua greca fatta di carne invece che di marmo. Alto quasi 2 metri, muscolosissimo, asciutto e con il peso forma di 113 Kg.

Ruiz, americano di origini messicane, al suo avversario concedeva 10 centimetri in altezza, mentre ne guadagnava quasi 10 con il peso. Motivo? Era grasso... praticamente un ciccione!

Non si era mai visto un ciccione combattere su un ring per un campionato del mondo. L'incontro del 1 giugno sembrava una farsa che poteva trasformarsi in tragedia, vista la diversità siderale con cui i due sfidanti affrontavano il match.

Ma quando i due iniziano a combattere, c'è già qualcosa che non quadra. Ruiz invece di farsi correr dietro sul ring, pianta le gambe divaricate una di fronte all'altra, nella classica posa del picchiatore, e attende Joshua. Il britannico, non credendo di doversi attendere alcun pericolo dall'avversario, nei primi due round sfrutta l'allungo e non corre pericoli... ma nel terzo decide di farla finita e porta un attacco che ritiene decisivo.

La combinazione di Joshua è terrificante: una serie di colpi ripetuti e precisi al volto mandano Ruiz al tappeto. Conteggio. Tutti gli spettatori si aspettano che alla ripresa del match si compia l'atto finale, con Joshua che infliggerà all'incauto sfidante il colpo del KO... ma non è andata così.

Ruiz quando riprende a combattere sembra essersi trasformato in Rocky Balboa. Si avventa su Joshua, che a sua volta decide di impersonare Apollo Creed, ed inizia a tempestarlo di colpi, tra cui un micidiale gancio sinistro all'altezza dell'orecchio destro. Joshua rimane in piedi ma, proprio come in un film, ha difficoltà a ritrovare la coordinazione di movimenti, con gambe e braccia che vanno per conto loro.

Senza riuscire a difendersi, il pugile britannico finisce al tappeto per ben due volte nella stessa ripresa. La gente presente al Madison Square Garden inizia a spalancare la bocca e a guardarsi intorno per capire se anche gli altri spettatori stiano vedendo anche loro la stessa scena. Gli sguardi inebetiti ed increduli dei presenti tranquillizzano la platea: nessuno ha avuto le allucinazioni. Il ciccione ha effettivamente messo a terra per due volte il campione del mondo.



Joshua riesce a riprendersi e nelle successive tre riprese tiene a bada l'avversario, aggiudicandosele ai punti. Poi si arriva alla settima.

Ruiz riprende a menare (boxare forse in questo caso appare un termine inappropriato) come un pazzo, sbilanciandosi in avanti ed utilizzando la massa del proprio corpo e i pugni per non consentire all'avversario di sottrarsi alla sua furia. Joshua è di nuovo a terra. Al successivo attacco viene nuovamente conteggiato, ma si rifiuta di continuare rimanendo aggrappato alle corde: è ko tecnico. Ruiz è il nuovo campione del modo dei massimi.

Nel contratto che aveva permesso il match vi era la possibilità da parte del perdente di utilizzare la clausola di rivincita. Joshua vi è ricorso quattro giorni dopo e adesso, sabato 7 dicembre i due si ritroveranno di fronte in Arabia Saudita in una sfida che tutto fa ritenere memorabile.

In Italia l'incontro sarà trasmesso su DAZN.