Sta viaggiando in altalena il mercato del petrolio. Martedì i prezzi hanno perso terreno a seguito dell’inserimento nella blacklist di Washington di ulteriori società cinesi, che ha raffreddato le speranze per un accordo commerciale tra i due paesi.
Gli investitori sono cauti in vista dei negoziati tra Usa e Cina che avranno luogo a Washington a partire dal prossimo giovedì.
Ma non bisogna neppure sottovalutare l'impatto sul prezzo del greggio causato dalle tensioni internazionali. Tra le ultime, l'annunciata invasione del nord della Siria da parte della Turchia e le proteste in Iraq.
Per quanto riguarda le ultime quotazioni, il Wti avanza dello 0,8% a 53,2 dollari al barile, mentre il Brent cresce dello 0,7% a 58,01 dollari, in calo di oltre il 20% rispetto al picco del 2019 (75,60 dollari) fatto segnare ad aprile.