Il ministro Toninelli, dopo l'incidente di ieri che ha visto una nave da crociera speronare un traghetto nel canale della Giudecca, ha dichiarato che le grandi navi non devono più passare da lì. Un concetto ribadito, nelle ultime ore, anche in alcune interviste rilasciate ad alcune radio locali.
Toninelli - vista l'attuale situazione politica adesso è difficile poter dire se parli a titolo personale, a titolo del ministero o a titolo del Governo - dice di essere per la chiusura della Giudecca alle grandi navi da crociera, dopo però aver trovato una soluzione alternativa per il loro approdo a Venezia.
«Come ho detto, dopo anni di stasi, siamo prossimi a una soluzione finalmente capace di tenere assieme tutti gli interessi in campo», ha detto Toninmelli.
«Entro fine giugno verrà scelto il progetto. Nel frattempo stiamo già lavorando per la soluzione provvisoria e ci vorrà qualche mese per metterla in campo. Il protocollo per i fanghi da estrarre dai canali è in via di definizione. Il provveditore ha deciso di chiedere un parere dell’Avvocatura dello Stato, vista la delicatezza del dossier. Questo è un passaggio fondamentale per la caratterizzazione dei fanghi stessi e per i successivi dragaggi. Si tratta di procedure costose e complesse, che richiedono un po’ di tempo».
Di parere opposto il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, appoggiato dal centrodestra e dalla Lega, che in una intervista al Corriere dice che «la soluzione c'è già e siamo tutti d'accordo: cittadini, Comune, Città metropolitana, Regione, Porto. Le navi devono passare dal canale Vittorio Emanuele. C'è anche un atto del "Comitatone" e le carte sono in mano al ministro Danilo Toninelli.
Abbiamo avuto la dimostrazione di quello che succede quando non si vuole agire, nessuno a Venezia vuole che le navi continuino a passare in bacino di San Marco e nel canale della Giudecca, la soluzione c'è: il ministro decida.
Oggi il prefetto Vittorio Zappalorto ha convocato un Comitato per l'ordine e la pubblica sicurezza e d'intesa abbiamo chiesto alla Capitaneria di Porto di fornire un elenco delle navi che per pescaggio possono già transitare per il Vittorio Emanuele.
Pensiamo che si possa mettere in campo una sperimentazione per le imbarcazioni più piccole. Non serve attendere».
La risposta di Toninelli con tanto di foto del petrolchimico non si è fatta attendere: «È questa la soluzione a cui fanno riferimento i ministri Salvini e Centinaio? Far sfiorare una nave da crociera e una petroliera, con i rischi del caso? O presentare come biglietto da visita di Venezia lo sbarco di milioni di turisti di fronte a un petrolchimico?
Noi siamo qui da appena dodici mesi e, dopo anni di inerzia, siamo già vicini a una soluzione che finalmente tiene davvero assieme le esigenze del turismo, dell'ambiente e del paesaggio. Le chiacchiere le lasciamo agli altri».