Luigi Di Maio sembra la copia di un "aппаратчик" (apparatčik) dell'ex Unione Sovietica... sempre sul pezzo, sempre pronto ad esaltare le fantastiche riforme del piano quinquennale pensato dal "MoVimento". Questa è l'immagine che lui propone di sé sui social.

La responsabilità prima di tutto. Quindi, se capita un qualunque guaio, lui non sarà mai impreparato, come dimostrano i commenti social al terremoto  registrato nella notte nel catanese....

Prima la condivisione di un post del suo capogruppo alla Camera in cui si annunciava l'evento, poi un suo post in cui faceva sapere che "lui" aveva la situazione sotto controllo... nonostante per i suoi incarichi nel Governo non abbia competenza in materia:

«Stamattina ho sentito il capo del dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli a proposito dell'eruzione dell'Etna e dello sciame sismico che sta interessando la zona di Catania. La Protezione Civile sta monitorando tutto e si sta muovendo con i primi sopralluoghi per valutare le entità dei danni e pianificare gli interventi di assistenza. Domani mattina sarò con Borrelli nel catanese per incontrare i cittadini e le autorità locali.»

Al contrario, l'altro vicepremier, il ministro dell'Interno Matteo Salvini, che di terremoti se ne deve occupare per dovere d'ufficio, non si dà pensiero di quello che accade in Italia, purché non riguardi il nord o non interessi fatti di cronaca che abbiano come argomento migranti o chi li aiuta.

Pertanto una scossa di terremoto che ha conseguenze piuttosto serie nel sud, in Sicilia, non vale la pena di un commento da parte del ministro leghista che ha inaugurato la sua giornata, anche via social, facendo sapere di aver mangiato pane e nutella.


Non una buona scelta da parte di Salvini quella di dimenticare i suoi doveri di ministro, anche se in parte corretta da questo post successivo: «Grazie agli oltre 100 Vigili del Fuoco che da stanotte stanno lavorando fra le macerie dopo i crolli per il #terremoto in provincia di Catania. Fortunatamente non ci sono morti, ma solo feriti lievi. ‬ Vi terrò aggiornati, un pensiero agli sfollati e onore ai pompieri!»

Ormai il guaio era fatto. In molti gli hanno ricordato, nei numerosi commenti che gli sono giunti, che un ministro, per esser tale, non può esordire con una foto del genere la mattina dopo un terremoto che ha causato danni e feriti e dopo l'assassinio del fratello di un pentito di ndrangheta (è accaduto anche questo).

Così, la fetta di pane e nutella deve essere risultata alquanto indigesta per Matteo Salvini che è stato ricoperto di critiche ed insulti, che neppure i suoi più accaniti sostenitori sono riusciti - più di tanto - a nascondere e rintuzzare.

Un autogol quello di Salvini, perché - come ricordatogli in un commento - «...prima di postare minchiate sui tuoi social, valuta quante persone hanno avuto paura. Siamo il buco del c.lo d'Italia, ma siamo anche 3 milioni. A conti fatti, contiamo. Buona digestione.»