La produzione di rifiuti solidi ed il relativo smaltimento sono uno dei grandi problemi dei paesi con un medio – elevato grado di benessere e viene gestito con la raccolta e l’invio per il relativo trattamento di riciclaggio, combustione, biodegradazione, discarica  con destinazioni a volte molto distanti dal luogo di produzione. L’intera attività in Italia vale 30 milioni di ton)(nellate/anno in peso  11,5 miliardi di euro/anno in costo  e 20 milioni di tonnellate di CO2 eq in inquinamento dell’aria (circa il 5% del totale).

Nei vari progetti per un ambiente migliore manca clamorosamente quello più banale e più virtuoso che  è la riduzione della produzione  dei rifiuti alla fonte ottenibile attraverso i diversi provvedimenti che elenco sinteticamente.


Modifica della TARI

L’attuale tassa sui rifiuti solidi è totalmente sconnessa dalle quantità’e dalla qualità di quanto conferito perché’applicata su superfici di appartamenti abitati e locali commerciali  e quindi non motiva l’utente a limitarsi.

Una nuova TARI può essere ridefinita sui prodotti immessi sul mercato in funzione delle tipologie e delle dimensioni del rifiuto che vanno a generare dopo l’uso.Servono diverse aliquote  da applicare sui loro pesi o  volumi (meglio)  inserendo ed evidenziando il maggior costo nel prezzo di vendita.La relativa  contabilità  ed l’attribuzione ai Comuni può essere gestita come quella dell’IVA già largamente in uso.

I vantaggi derivanti sono notevoli:

  • Ognuno paga in funzione di quanto consuma e produce.
  • Nelle scelte di acquisto si possono selezionare metodi a diversa tassazione (Il prosciutto ordinato al banco e imballato con un foglio di carta paga meno TARI di quello preconfezionato nella scatola di plastica).
  • Tra vari prodotti  identici disponibili si possono scegliere quelli a minor TARI (Un litro di latte nel tetrapak (rifiuto indifferenziato) paga meno TARI dello stesso nella bottiglia di plastica).
  • Il relativo incasso resta sul luogo dove è stato fatto l’acquisto e quindi dove ragionevolmente viene generato il rifiuto  risolvendo anche il problema dell’incremento residenziale stagionale.
  • Il pagamento immediato supera e direi annulla eventuali insolvenze, false o mancanti dichiarazioni,necessità di controlli che, se fatti, sono contestuali con quelli previsti per l’IVA.

La modifica richiede l’emissione di un nuova legge per la quale è necessario:

  • uno studio per la definizione dei costi unitari per plastica, carta, vetro, metalli e indifferenziato  omnicomprensivi e validi a livello nazionale,
  • una simulazione  su diversi Comuni  mirata a verificare su base annua il pareggio  con le spese sostenute per la pulizia della città, il ritiro di quanto conferito e lo smaltimento,
  • una regola diversa per i prodotti acquistati per la loro rivendita o trasformazione da commercianti, imprese, artigiani, libero professionisti che tassi solo il rifiuto generato e non quello trasferito (per una scatola di catone contenente 20 confezioni di latte il commerciante paga solo per il cartone di imballo secondario),
  • un periodo di prova fattibile con il mantenimento del metodo precedente applicato solo a quanto eventualmente mancante per il bilancio economico di fine anno.


Consegna del prodotto nel contenitore portato dal cliente 

Esistono molti prodotti, prevalentemente liquidi, che possono essere distribuiti “ alla  spina “ installando una impiantistica adeguata a:
erogare per caduta l’esatto quantitativo richiesto in misure standard (0,5 l, 1l, 1,5 l, 2l,5 l) prelevandolo da un serbatoio di medie dimensioni (1 m3 = 1mx1mx1m = 1000 litri )

  • calibrare e centrare il getto con un  sistema di avvicinamento automatico in modo da non avere alcun contatto con il contenitore da riempire portato dal cliente,
  • emettere uno scontrino di avvenuta consegna,
  • permettere la sostituzione del serbatoio esaurito con un’altro pieno in condizioni di sicurezza igienica,
  • sostenere e movimentare serbatoi pieni da 1,5 ton / cadauno sempre presenti nella configurazione di uno in uso e uno pieno già collegato.

Il nuovo metodo di distribuzione è applicabile per i detersivi liquidi che non richiedono particolari attenzioni igieniche (detersivi) e per liquidi commestibili (acqua minerale, latte, vino, olio, bevande non gasate, etc) per il quali devono essere rispettate regole di asetticità per la sola area di erogazione che però non sono da inventare perché la relativa impiantistica è in uso  a livello industriale.

La realizzazione di quanto sopra non presenta difficoltà perché in qualche supermercato esiste già. La vera grande innovazione è il contenitore riusato e portato dal cliente ottenendo:

  • la distribuzione a rifiuto “zero”
  • una riduzione di costo del prodotto per la mancanza delle attività di “ imbottigliamento “, etichettatura e confezionamento per il trasporto e la consegna
  • se esistente la nuova TARI, la non applicazione della stessa.

Non è possibile mettere a disposizione il servizio per ogni produttore (in un supermercato medio esistono 12 tipi di acqua minerale) e quindi deve rimanere il metodo tradizionale per soddisfare tutte le esigenze di quei clienti che desiderano comunque un prodotto diverso da quello erogato “sciolto”.

Eliminazione di contenimenti di difficile gestione
 La stessa nuova legge deve imporre una tassazione elevata sui prodotti che generano rifiuti complessi e quindi di difficile gestione nello smaltimento e per i quali esiste sempre un’alternativa.

ll tetrapak è una scatola fatta di carta, plastica e metallo che deve essere destinata alla raccolta indifferenziata, idem per dispositivi spray di vario genere (schiuma da barba, deodoranti, distributori di sapone liquido,spruzzatori di detersivi, confezionamenti in plastiche non riciclabili etc)

Se il maggior costo non fosse un motivo valido per la loro riduzione la legge stessa potrà disporne il divieto d’uso.

 
Riuso degli imballaggi 
 La distribuzione dei prodotti verso i punti di vendita finale richiede un loro imballaggio generalmente in cartone che viene distrutto al momento della loro sistemazione a scaffale e destinato a rifiuto.

Non son da inventare perché esistono già le scatole in plastica a pareti smontabili che, se prodotte con diversi formati standard, possono essere restituite al mittente per il riuso.

Il metodo può essere esteso anche alla distribuzione di prodotti di medie e grandi dimensioni per i quali occorre studiare imballaggi riutilizzabili. Un televisore da 36” può essere consegnato in una valigia in plastica adatta anche ad altre applicazioni uguali o di minori dimensioni. La riconsegna al commerciante è garantita dal pagamento di una cauzione al momento dell’acquisto.

Diverso trattamento dell’umido
Ove disponibile un’area esterna adeguata , il compostaggio è uno dei sistemi migliori per l’autogestione dei rifiuti organici. Basta lasciare lavorare la natura in un apposito contenitore ottenendo una sensibile diminuzione di peso e di volume per il rilascio nel tempo dell’acqua, un concime (compost) assolutamente biologico utilizzabile in ogni tipo di coltivazione e  la riduzione della quantità di rifiuti da conferire in discarica. Molti comuni riconoscono già uno sconto sulla TARI per l’uso documentato di una compostiera e questa agevolazione potrà essere conservata con la nuova TARI con un buono spendibile negli acquisti.

Ove non praticabile la soluzione del degrado naturale è oggi possibile l’uso dei tritarifiuti che consentono di  triturare finemente  i rifiuti organici per poi farli defluire nello scarico fognario del lavandino  Si tratta di un accessorio reperibile in commercio, autorizzato all’uso dove il servizio fognario comunale preveda la depurazione finale e di costo non elevato  che può essere trattato come detto sopra per le compostiere . Ai tanti vantaggi di questo metodo si aggiunge la comodità dello smaltimento immediato  e l’eliminazione di cattivi odori conseguenti alla permanenza in casa per qualche giorno.
In conclusione penso di aver descritto una serie di interventi fattibili ma da incentivare o attraverso l’emissione di una nuova legge che regoli diversamente la TARI  e con l’aiuto economico da parte dei Comuni dove servono investimenti.

Visto che ad oggi non è stato fatto nulla in queste direzione, direi che un obiettivo di breve termine potrebbe essere una diminuzione globale dei “danni“  del  50 % per la riduzione di:

  • Servizio di ritiro e smaltimento.
  • Inquinamento ambientale.
  • Aree di discarica.
  • Attività illecite varie.