La "scala mobile", che andò definitivamente in pensione all'inizio degli anni '90, era un meccanismo di indicizzazione dei salari, degli stipendi e delle pensioni che trimestralmente adeguava le buste paga al crescere dell'inflazione, e anche se non ne annullava completamente gli effetti almeno in parte riusciva ad attutire il peso degli aumenti sulle economie familiari.

Oggi la scala mobile è stata sostituita da un meccanismo europeo di adeguamento dei salari, l'IPCA, che però non tiene conto dei prezzi dei beni energetici importati. In tal modo, le buste paga vengono riviste, ma solo in sede di rinnovo contrattuale, senza però tenere conto degli aumenti che ci sono stati relativi a luce, gas e benzina, tra l'altro i beni che più di ogni altro incidono sulla spesa familiare. Per di più il recupero di quanto stabilito dall'indice IPCA sostituisce l'aumento contrattuale che non potrà in alcun caso superare la percentuale stabilita dall'indice IPCA. 

Perché questo promemoria? Perché ieri, il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani (noto renziano esperto in annunci, ma incapace di indicare soluzioni valide e intelligenti), ha annunciato un'impennata delle bollette legate all'energia che potrebbe raggiungere aumenti fino al 40%... dopo il 20% di aumento di luce e gas avvenuto in gran silenzio a inizio estate. Aumenti che, in base a quanto riportano gli istituiti di ricerca, dovrebbero produrre una maggiorazione della spesa annua per le famiglie tra i 300 euro e i 500 euro.

Gli aumenti sarebbero dovuti alla scarsità di forniture di gas e greggio e alla necessità di rifondere alle aziende quanto speso per pagare le quote legate all'emissione di CO2. 

Nonostante ciò non si è sentita da parte della politica una dichiarazione che in qualche modo facesse intendere che un qualche partito si sia fatto carico del problema per prospettare un intervento di qualsiasi tipo. 

Probabilmente, si vuol far credere che anche questi aumenti siano colpa degli sbarchi dei migranti o della mancata approvazione del ddl Zan o dello ius soli?