Tutti convengono che i problemi che il nuovo governo si troverà ad affrontare sono immensi, e tutti o quasi incentrati sul reperimento di nuove risorse finanziare senza dover ricorrere a ulteriori "scostamenti" di bilancio, dato il già mostruoso debito pubblico che il paese si trascina dietro da tempo immemorabile e che inesorabilmente cresce con il parallelo aumentare dell'improduttiva  spesa per interessi.

E in presenza di questo gigantesco problema la Meloni che ti fa?

Appena insediata ha ritenuto indispensabile cambiare il nome a ben 9 ministeri, che come abbiamo visto assumeranno le seguenti nuove denominazioni:

  1. Ministero dello Sviluppo economico → Ministero delle Imprese e del made in Italy

  2. Ministero degli Affari europei → Ministero degli Affari europei, coesione territoriale e PNRR

  3. Ministero delle Pari opportunità e famiglia → Ministero della Famiglia, natalità e pari opportunità

  4. Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali → Ministero dell’Agricoltura e sovranità alimentare

  5. Ministero della Transizione ecologica → Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica

  6. Ministero dell’Istruzione → Ministero dell’Istruzione e del merito

  7. Ministero del Sud e Coesione territoriale → Ministero delle Politiche del mare e del Sud

  8. Ministero delle Politiche giovanili → Ministero dello Sport e dei giovani

Ora pochi hanno considerato, e comunque nessuno salvo errori ne parla, che solo per ristampare la nuova carta intestata (e smaltire la vecchia ormai inutile) di nove dicasteri si dovrà sostenere una spesa di centinaia di migliaia di euro, senza considerare i relativi risvolti ecologici ed energetici.

Ed è con queste premesse che Giorgia pensa di affrontare e risolvere i problemi dell'ambiente e del risparmio energetico e economico?

Se il buongiorno si vede dal mattino...