Giovedì la Sec, che controlla il corretto svolgimento delle operazioni della Borsa statunitense, ha annunciato di aver avviato presso la Corte federale di Manhattan una causa contro Tesla in seguito all'annuncio da parte del suo amministratore delegato Elon Musk di un delisting del titolo con il riacquisto delle azioni ad un prezzo di 420 dollari ciascuna.

Il problema è che tale operazione doveva essere finanziata da uno o più investitori che Musk aveva detto di aver trovato, ma di cui però non ha mai comunicato l'identità finché, dopo giorni di incertezza, ha dichiarato che il titolo Tesla avrebbe continuato a rimanere in Borsa.

La Sec, secondo quanto riportato da Cnbc, avrebbe proposto a Tesla un'alternativa al giudizio in tribunale se Musk, oltre al pagamento di una multa, avesse accettato di dimettersi dalla guida della società per almeno un paio d'anni.

La proposta è stata respinta e adesso Musk dovrà affrontare il giudizio di una corte federale con l'accusa di aver fornito, tramite il suo account social su Twitter, delle informazioni false e fuorvianti ai mercati.

Venerdì, le azioni di Tesla hanno subito una flessione che è andata ben oltre la soglia del 10%, con il titolo che è sceso a 269 dollari, con una perdita del valore di mercato di circa 7 miliardi di dollari.