Roman Abramovic è uno degli oligarchi russi considerato vicino a Putin. Le sanzioni di cui è stato vittima da parte dell'Ue probabilmente lo hanno in parte risparmiato per il suo passaporto israeliano e per il fatto che in quel Paese la legislazione tutela i cittadini ebrei dall'applicazione di restrizioni imposte da altre nazioni.
Ma questo non ha impedito che le sanzioni annunciate nei suoi confronti dal Regno Unito, con il congelamento di tutti i beni lì posseduti da Abramovich, non evitassero di colpire anche il Chelsea... la squadra di calcio del Chelsea, che comunque potrà continuare a disputare le partite.
Infatti, per consentirne l'operatività, almeno parziale, le autorità britanniche hanno concesso delle deroghe, evitando così - almeno per il momento - che i suoi tifosi potessero mettere in scena a Londra una manifestazione in stile Capitol Hill con al centro la Camera dei Comuni.
Quali sono queste deroghe?
- Il Chelsea può pagare gli stipendi di tutti i propri dipendenti, compresi giocatori e staff tecnico.
- Potranno essere coperti anche i costi di viaggio entro 20.000 sterline a partita.
- Anche le spese per ospitare le partite casalinghe potranno essere sostenute, purché non superino il limite di 500.000 sterline.
- I tifosi che hanno acquistato abbonamenti o biglietti per singole partite prima del 10 marzo 2022 potranno assistere ai match della squadra allo stadio, altrimenti dovranno vederli in tv, dove le partite potranno continuare ad essere trasmesse normalmente.
Se in futuro le sanzioni non dovessero esser ritirate, il Chelsea nel prossimo calciomercato non potrà acquistare o vendere giocatori, oltre che ingaggiare degli svincolati. Anche il merchandising non potrà sovvenzionare le casse del club che, prima di questo annuncio, era in vendita... vendita che, a questo punto, è anch'essa congelata.
Ma il governo, in questo caso, sarebbe disposto a valutare un'ulteriore deroga per consentire ad Abramovich di disfarsi del club purché il ricavato non finisca nelle sue tasche... ma questo Abramovich lo aveva già annunciato, dichiarando che gli introiti sarebbero stati destinati alle vittime della guerra in Ucraina.