Aprilia, mezzogiorno di ferragosto. In una via del centro, un passante, un camerunense di 50 anni, viene ferito al piede sinistro da un proiettile mentre passeggiava in centro. L'uomo, ferito e spaventato, si è rifugiato all’interno di un bar ed ha chiesto l'intervento dei Carabinieri.

Non è occorso molto tempo ai carabinieri di Aprilia per individuare chi fosse stato il responsabile del gesto. Tre giovani, di cui un ragazzo di 20 anni e due minorenni, hanno raccontato che stavano "provando" da una finestra il fucile ad aria compressa da cui è partito il "piombino" che ha ferito il passante.

I militari hanno provveduto al sequestro dell'arma e dei proiettili. I tre sono stati denunciati per lesioni aggravate. Al cittadino camerunense sono stati dati cinque giorni di prognosi.

Di nuovo un episodio che vede uno straniero ferito da un colpo di fucile. Alcune settimane fa, un operaio capoverdiano nel vicentino era stato ferito alla schiena, mentre a Roma, la vittima era stata una bimba rom.

Il capo dello Stato Mattarella aveva parlato di Far West e, visto l'ennesimo episodio, non certo senza motivo.

Da non dimenticare, inoltre, che Aprilia di recente era salita agli onori della cronaca per l'inseguimento in auto che aveva portato ad un incidente stradale e successivamente al pestaggio (ancora però da accertare ufficialmente) di un marocchino, poi deceduto, ad opera di due abitanti del posto.

Inutile ricordarlo. Comunque, neppure questa notizia è entrata a far parte della rassegna stampa dei fatti di cronaca rilanciati da Salvini sulla sua pagina Facebook. Evidentemente, sparare contro i neri per il ministro dell'Interno è cosa normale o dovuta e non ipotizzerà neppure che sia conseguenza della sua campagna social.