Giovedì, il premier Conte è andato alla Camera e al Senato per informare il Parlamento sulle iniziative prese dal governo per la ripresa delle attività economiche. 

Ovviamente, come accaduto già in altre occasioni, i partiti di opposizione hanno sfrutatto l'evento per dire al Paese prima che a Conte che quanto fatto finora dall'esecutivo, come avrebbe detto Ginettaccio Bartali, "l'è tutto sbagliato… l'è tutto da rifare". 

Per certi "statisti" che combattono strenuamente 24 ore su 24 una lotta senza quartiere per contendersi un "mi piace" sui social, le informative del presidente del Consiglio sono diventate un'occasione per fare sfoggio della retorica con cui alimentano la propria propaganda... senza sentire ragioni, neppure quelle del contagio che, secondo loro, è probabilmente un problema già superato e di cui il Governo non dovrebbe tener conto.

Ecco così un florilegio dei "migliori" passaggi degli interventi odierni dei parlamentari della Lega - tra i migliori esempi di quanto riassunto in precedenza -, partito che, in calo vertiginoso di consensi, si è inventato di occupare Camera e Senato perché qualcuno ne ricordi l'esistenza.


Claudio Borghi
presidente della Commissione Bilancio della Camera

... L'emergenza sanitaria è stata al momento arginata. Gli studi poi diranno se bene o male, rispetto agli altri Paesi. Non voglio entrare in questo, non è il mio campo, non è la mia competenza. È stata una battaglia durissima, combattuta da medici, infermieri, OSS, che non finiremo mai di ringraziare.Ma ora stiamo cominciando a renderci conto che, come da noi detto tempo fa, si muore anche di fame, si muore di fallimento, si muore di disperazione, per una vita messa in un'azienda chiusa per decreto, per le vecchie certezze che si sgretolano, per una telefonata che non arriva più, a chiedere il nostro lavoro da stagionale. So che sembrano problemi lontani, eh, per chi sta qui, ma vi posso assicurare che ci sono persone che in questo momento aspettano quella telefonata, che non arriva e che in certi casi si suicidano! Questi sono i problemi, cui noi dobbiamo dare una risposta! In questi casi, una sola cosa doveva essere fatta, inondare l'Italia di liquidità, liquidità a fondo perduto: sostenere tutte le aziende, i posti di lavoro, sostituirsi al fatturato forzatamente perduto, pagare stipendi e cancellare tasse.Tutti hanno subito stanziato ed erogato le cifre necessarie. Noi no. Noi abbiamo dovuto aspettare. Il Paese rischia di diventare un deserto economico: la cassa integrazione non arriva, i prestiti nemmeno, i sussidi sono irrisori, mentre i miliardi fluiscono nelle casse delle aziende straniere, mille miliardi solo alla Germania, eh. Non sono cifre mie, sono le cifre dell'Unione europea, mille miliardi di aiuti statali alla Germania, quelle stesse aziende che poi verranno a comprarci per un tozzo di pane.E, mentre dall'altra parte fluivano i miliardi, noi abbiamo dovuto vedere Conte e Gualtieri - mi spiace, che non ci sia qui il Ministro Gualtieri, magari c'è e non lo vedo, ma non credo, mi spiace - andare, senza nessun mandato, a domandare pietà in Unione europea, implorando per avere le cose sbagliate. ... Al grido, a reti unificate - ve lo ricordate tutti, no? - “MES no, Eurobond sì”, si è passati, come se niente fosse, a “Eurobond no, MES sì, perché lo vuole la Spagna”. L'avete sentito tutti, no? Abbiamo messo il MES dentro, come principale misura, “perché lo vuole la Spagna”. Panico in Spagna: si guardano in faccia, si domandano che cosa dica questo e devono mandare a smentire il Ministro, la signora González Laya. La Spagna il MES non lo vuole! E, a quel punto si passa al trionfo. Vi ricordate? C'è il Recovery Fund, idea nostra! Peccato che sul vostro stesso DEF, questo qui che abbiamo visto e votato ieri, c'è scritto che è un'idea francese. Quindi, grande idea nostra, francese. Ma non si scompongono! Poi si è passato ad “abbiamo preteso che il fondo fosse urgente e arrivasse subito”. Niente! Sempre ieri, la commissaria Jourova ha detto che sarà un miracolo se arriverà il gennaio 2021. Ma neanche a disperarci.Ma le bugie di Conte e Gualtieri all'estero stanno diventando un caso di studio.  ... Siamo corsi come degli straccioni a chiedere per primi i soldi al Fondo calamità, sentendoci rispondere pubblicamente che, non è che chi arriva primo vince, ma si raccolgono le richieste fino al 24 giugno e poi si vedrà. Risultato: reputazione azzerata.Il video in cui il Premier olandese viene fermato da uno spazzino, che si raccomanda di non dare i loro soldi all'Italia, con il Premier che lo rassicura “sì, sì, tranquillo, non gli diamo niente a quelli lì” è una ferita, è un'umiliazione che non ci meritiamo. Ma, soprattutto, soldi zero.Il risultato di questa distruzione di reputazione è un'economia al collasso e - tocco di classe finale - il “decreto Aprile” che esce forse a maggio. Mezza Italia che non vede un centesimo da 55 giorni e si fa la riforma del calendario. Povera Italia, tanto bella quanto sfortunata! Abbiamo dovuto affrontare questo momento terribile con un Premier inventato e un Ministro per caso. ... Ma lo sapete che, proseguendo così, il PIL nei prossimi anni si farà con la pila di cause che gli italiani vi faranno? E ben si comprende perché Colao e task force varie abbiano chiesto l'immunità, ma non credo che convenga a nessuno, non conviene a nessuno. Giriamo pagina, partiamo di nuovo, usciamo da questo incubo, consegniamo alla storia questa infelice parentesi e ricostruiamo il paese. Noi saremo qui, come siamo stati questa notte, per portare la voce di un'Italia che vuole ripartire e che non si merita questa continua umiliazione. Ci vogliono le imprese, ci vogliono i clienti, e, per avere i clienti, ci vogliono i soldi, altrimenti riapriremo negozi vuoti. Da dove arrivano i soldi?... da una semplice Banca centrale. Si emette debito, la Banca centrale crea denaro, con il denaro creato per l'intermediazione del mercato la Banca centrale compra il debito. Costo per la Banca centrale zero, è un clic sul terminale, non deve nemmeno stamparlo. Il denaro va allo Stato, che lo mette in circolo come cassa integrazione e come versamenti a fondo perduto. L'economia riparte e il debito, oramai in carico alla Banca centrale, è per lo Stato a costo zero.Infatti, come confermato ieri in audizione da Banca d'Italia, gli interessi vengono rigirati allo Stato sotto forma di dividendi. Così fan tutti, nessuno si rivolge al MES! Lo ricordo anche ai colleghi di Forza Italia: i miliardi del MES non sono un regalo, sono un prestito che si paga con la libertà. Oggi la Repubblica, non un giornale leghista, ci informa che spunta la sorveglianza rafforzata. Leggo testualmente il titolo: spunta la sorveglianza rafforzata, Commissione e Banca centrale controlleranno Roma.... basta MES, basta DPCM, riprendiamoci la nostra democrazia. Poteva usare decreti-legge, se voleva la tempestività! Perché ha usato quello strumento? Perché così non passava da nessuna parte, questa è la verità, lo sapete tutti. Basta anche decreti per ricostruire il Paese, si deve passare da qua. Chiudo: basta conferenze stampa a reti unificate, altro che il Venezuela! Basta umiliazioni e basta bugie! Vogliamo e possiamo rinascere.


Matteo Salvini,
Senatore e segretario della Lega.

... Durante l'intervento del Presidente del Consiglio ho sentito tanti buoni propositi: faremo, studieremo, aiuteremo, lavoreremo, prepareremo. Ricordo un suo tweet del 6 aprile che rileggo: 400 miliardi subito di liquidità alle imprese italiane, oltre ai 350 miliardi già liberati, parliamo di 750 miliardi per le imprese. Lo Stato c'è. L'Italia corre. Dopo venti giorni temo che a correre sia stata la sua fantasia, perché gli italiani stanno andando avanti coi loro risparmi e con le loro forze.Oggi abbiamo sentito tanti altri impegni, però il giudizio attribuito con questi tre aggettivi non è mio: fase 2, dal Governo un caotico susseguirsi di misure incerte e contraddittorie. Non è il sovversivo Salvini, ma il presidente designato di Confindustria Carlo Bonomi.Quindi se siete riusciti a far indispettire in una settimana vescovi, imprenditori, baristi parrucchieri, ristoratori e genitori o sono tutti leghisti o sono tutti realisti. Evidentemente state sbagliando qualcosa.... Lei ha nominato, lo ricordavano i colleghi di maggioranza e di opposizione, decine di commissari, esperti, tecnici e task force che dovrebbero spiegare agli italiani che cosa devono fare. Diteci poche cose e quelle però si devono fare. Noi non abbiamo capito - come i cittadini da casa che stanno seguendo il discorso - chi può riaprire e chi non può riaprire, chi deve mettere le mascherine, quanti clienti, a che ora si apre e a che ora si chiude, bar, ristoranti, parrucchieri, agenti di commercio, albergatori. Lei non è pagato per elencare quello che non va. Lei è pagato dagli italiani per risolvere quello che non va! È una bella differenza.Noi possiamo proporre, lei deve operare e c'è una grande differenza. Per quanto riguarda la cassa integrazione, i cittadini ricorderanno la promessa solenne del 26 marzo in diretta Facebook: a tutti entro metà aprile. Siamo al 30 aprile: che fine ha fatto? Non è più il momento di perdersi in cavilli. Certo c'è qualche problema.Abbiamo come l'impressione - questo lo dicono tutti gli imprenditori, piccoli, medi e grandi - che ci sia qualcuno che conta più di altri nell'influenzare il Governo. Non le imprese, non i produttori, non i lavoratori, non i genitori ma qualche lobby ben potente. Facciamo un nome a caso: la CGIL. C'è un Paese intero in ostaggio della CGIL che dice quello che si può e non si può fare. I voucher in agricoltura no, i voucher nel turismo no, la pace fiscale no, lo stralcio del codice degli appalti no. Probabilmente questi signori non hanno il problema dell'incasso a fine mese e il Governo deve scegliere fra la burocrazia e lo statalismo e la libertà e i produttori. Noi preferiamo la libertà e i produttori, con tutto il rispetto della CGIL, però scelga. Oggi molti cittadini si aspettavano una parola certa sui mutui che per molti non sono sospesi e vanno all'incasso, sugli affitti e non c'è ne sono se non qualche promessa, sulle bollette di acqua, luce e gas. Teniamo chiusi gli italiani in casa per cinquanta giorni, consumano di più, non possono lavorare, non possono fatturare ma devono pagare e in più si sentono dire che l'Agenzia delle entrate è pronta a bussare alle loro porte con otto milioni di cartelle esattoriali. In un Paese normale, in tempo di emergenza, quegli otto milioni di cartelle esattoriali vengono stralciate e stracciate una dopo l'altra. Mi rifiuto di pensare che lo Stato entri in casa o entri in un negozio di gente in difficoltà con le cartelle esattoriali.Ci sono tante proposte e finalmente ci siamo ricordati delle famiglie. Per il momento zero, però accogliamo i buoni propositi. C'è un tasso di natalità preoccupante; lo era prima del virus e lo sarà a maggior ragione dopo il virus. Tanti cittadini si domandano, siccome i soldi non ci sono per tutti e si tratta di fare alcune scelte, se sia vero che lo Stato garantisce 25 euro al giorno per accudire un immigrato sbarcato a Lampedusa. Penso che un bambino nato in Italia meriti almeno gli stessi 25 euro al giorno. Non dico di più, ma almeno gli stessi 25 euro al giorno. Per la scuola è un'occasione storica quanto agli investimenti in tecnologia, ma non bisogna fare favori agli amici degli amici. Leggo che giustamente bisogna limitare gli spostamenti, ma mi domando come sia possibile limitare gli spostamenti e coniugare questo con un concorsone che muoverà per l'Italia decine di migliaia di insegnanti, quando ci sono 200.000 insegnanti precari che da anni vanno nelle scuole e che possono essere stabilizzati domani mattina, senza far perdere tempo a nessuno, essendo pronti per settembre. Quindi evidentemente ci sono insegnanti di serie A e insegnanti di serie B, cittadini di serie A e cittadini di serie B.Il grande tema comune è quello della libertà, che ci distingue sì - e spero di poterlo dire - da una certa mentalità e una certa cultura sociale, economica e filosofica di sinistra. Abbiamo sentito in questi interventi nominare più volte lo Stato: centralizzare, burocratizzare, verificare e controllare a priori. In un momento di emergenza e di ricostruzione nazionale il mio e il nostro progetto è esattamente il contrario: restituire totale libertà di azione ai cittadini e agli imprenditori di questo Paese. Affidarsi e confidare in chi crea lavoro e crea ricchezza; libertà di impresa, libertà educativa, libertà di culto, libertà sindacale vera, libertà personale, certezza della pena. E aspettiamo in quest'Aula il ministro Bonafede che ci venga a spiegare perché sono usciti dal carcere decine di mafiosi ergastolani e delinquenti con gli italiani chiusi in casa. Per qualcuno il lockdown non funzionava.... Qua c'è qualcuno che si è permesso di criticare noi che abbiamo fatto una scelta politica ben precisa, quella di dormire qui per portare in quest'Aula la voce degli italiani e lo faremo fino a che in quest'Aula non si daranno risposte concrete agli italiani. Basta chiacchiere, basta parole. Chiudo con una riflessione che è quella che accompagnerà i nostri figli nei prossimi vent'anni ed è una scelta di vita, come quella che si richiamava prima, fra centralismo, burocrazia, libertà e produzione. La Dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti d'America conteneva queste tre righe: «Tutti gli uomini sono creati uguali; che sono dotati dal Creatore di certi diritti inalienabili, tra i quali sono la vita, la libertà e la ricerca della felicità». Dalle scelte che verranno prese in quest'Aula dipenderà il futuro dei nostri figli. Qualcuno ha avuto quantomeno l'onestà intellettuale di dirlo? Qualcuno vede per l'Italia un futuro da colonia cinese. Qualcuno vede per l'Italia un futuro da colonia tedesca. Io, la Lega, il centro-destra e i democratici di questo Paese vedono per l'Italia un futuro orgogliosamente italiano. 


Oltre al numero di problemi reali che sono stati elencati negli interventi sopra riportati, sono però evidenti ed enormi (evidenziate in grassetto) le mezze verità, le palesi falsità oltre alla ineluttabile necessità di indicare sempre un nemico nei confronti del quale accendere ed indirizzare l'odio, peraltro anche immotivato. 

Tutto questo, a partire dalla prossima settimana sarà moltiplicato all'ennesima potenza, perché per gli estremisti di destra una crisi economica è l'occasione perfetta, promuovendo il caos, per conquistare il potere che per quelli alla Salvini può essere amministrato pretendendo ordine e disciplina.