Ma non è la stessa Marine Le Pen che contestava le sanzioni alla Russia e dava della guerrafondaia alla von der Leyen? È proprio lei, la stessa che fino a qualche tempo fa era pure considerata - e non ha torto - una pericolosa estremista di destra.
In Italia, è stato sufficiente che la premier Giorgia Meloni le tendesse una mano, che subito Marine Le Pen e il suo alter ego - giovane e presentabile - Jordan Bardella, per la stampa nazionale sono automaticamente diventati la prima prossima presidente ed il secondo nuovo primo ministro.
Per il momento, però, il rischio per la Francia è che alle prossime legislative del 30 giugno e del 7 luglio per il rinnovo dell'Assemblea Nazionale il partito di Le Pen, Rassemblement National faccia il pieno di voti e possa così formare un governo... fascista. A differenza dell'Italia, i francesi sono meno ipocriti e chiamano le cose con il loro vero nome... mentre qui da noi i fascisti li chiamiamo "conservatori" o, al più, estrema destra, nonostante facciano di tutto e di più per meritarsi tale etichetta.
Per questo, quando vedono il pericolo fascista, i francesi si compattano. La risposta al pericolo fascista è il Nouveau Front Populaire - l'unione di tutte le sigle di sinistra in un cartello elettorale alle prossime elezioni - che, con l'aiuto dei sindacati (Cgt, la Cfdt e Solidaires) sabato ha riunito a Parigi in Place de la République almeno 250mila persone, 600mila in tutta la Francia.
ACTU
— France-AfriqueMÉDIA (@FranceAfrique23) June 15, 2024
FRANCE 🇫🇷 : Législatives : la manifestation parisienne contre l'extrême droite s'est lancée.
Le journaliste de France 24, Pierre Le Duff, livre ses précisions depuis la manifestation parisienne contre l'extrême droite qui s'est lancée Place de la République samedi 15 juin.… pic.twitter.com/GtVdESWOlr
La mobilitazione della sinistra francese, determinata a ostacolare l’arrivo dell’estrema destra al potere, è stata fondamentale per spingere i partiti a concludere un accordo storico, e lo sarà altrettanto per dare all’alleanza della gauche una chance di vittoria nelle urne.
"È un segnale molto forte di speranza», ha detto Sophie Binet, la segretaria della Cgt «non diciamo solo no all’estrema destra, ma diciamo anche che vogliamo delle alternative sociali e progressiste, vogliamo l’aumento dei salari e delle pensioni, l’investimento nei servizi pubblici, vogliamo il progresso sociale e ambientale".
Gli ultimi sondaggi danno il Nouveau Front Populaire seconda forza politica intorno al 25% , mentre i fascisti di Rassemblement National avrebbero intorno al 33% dei consensi e, tutto considerato, non si capisce neppure con chi potrebbero governare alle prossime elezioni.