I vari leader europei questa mattina hanno fatto la loro brava dichiarazione dopo aver appreso la notizia dell'uscita della Gran Bretagna dall'UE.

Matteo Renzi, intorno all'una, ha fatto una conferenza stampa a Palazzo Chigi dove ha pronunciato, e non poteva essere altrimenti, le solite frasi di circostanza: «Noi rispettiamo le decisioni, si volta pagina, l'Unione Europea è casa nostra e va ristrutturata, l'Italia farà la sua parte, il Governo e le istituzioni europee garantiranno la stabilità, ecc.».

Le frasi di circostanza sono dovute oltre che al rispetto del ruolo istituzionale, in fondo un presidente del consiglio in occasioni simili qualcosa deve pur dire, al fatto che le decisioni su cosa fare saranno prese solo tra alcuni giorni.


Renzi, insieme ad altri leader europei, sarà a Berlino lunedì, convocato dalla Merkel, per decidere una strategia sulle linee da adottare nel Consiglio Europeo che è stato convocato per martedì e mercoledì, sempre della prossima settimana.

All'interno dell'Unione, il Consiglio Europeo, composto dai capi di Stato o di Governo dei paesi membri, è l'organo che ha il compito sia di proporre le politiche da seguire all'interno dell'Unione Europea sia di raccogliere le richieste di tutti gli stati membri.

Adesso che questi supposti leader hanno distrutto l'Europa si riuniscono per cercare di evitarne la completa disgregazione. Finora, l'Europa ha operato al contrario rispetto a quel che avebbe dovuto fare, favorendo in qualsiasi modo possibile e immaginabile gli interessi delle grandi aziende a discapito della qualità della vità dei propri cittadini. E la Gran Bretagna, colmo dell'ironia, era tra i paesi europei, quello che meno di altri era soggetto alle follie della legislazione di Bruxelles!

Nota di colore politico locale. In funzione di quanto accaduto, la prevista riunione della Direzione Nazionale del PD è stata rimandata alla prossima settimana e considerati gli appuntamenti di Renzi è probabile che il giorno in cui si svolgerà sarà venerdì 1 luglio.