Verizon, la più grande azienda di telecomunicazioni degli Stati Uniti, sarà il nuovo proprietario di Yahoo. Il costo dell'operazione si aggira attorno ai 5 miliardi di dollari (4,8 secondo Bloomberg).

Non c'è stata ancora una conferma ufficiale, ma l'annuncio dovrebbe essere dato oggi o, comunque, prima della pubblicazione, da parte di Verizon, del bilancio trimestrale, prevista per domani.

Una sorta di asta per la vendita di Yahoo è in corso da quattro mesi e, oltre a Verizon, sono arrivate offerte da altre società e fondi di investimento. Venerdì scorso il consiglio di amministrazione ha deciso di accettare l'offerta di Verizon, aumentata rispetto a quella iniziale. Naturalmente, l'accordo avrà bisogno di essere approvato dalle autorità statunitensi per la regolazione del mercato.

Nata nel 1994, Yahoo è stato uno dei primi servizi a mettere a disposizione degli utenti un mezzo per orientarsi nel sempre crescente numero di siti disponibili, non mediante una ricerca, ma attraverso la loro classificazione manuale.

Dopo un iniziale periodo di fulgore, che l'ha vista protagonista del boom tecnologico di inizio secolo, le sue fortune sono andate affievolendosi con la comparsa di concorrenti come Google e Facebook, che le hanno sottratto utenti e inserzionisti.

L'attuale amministratore, Marissa Mayer (sopra, nella foto), un passato come top manager di Google, ne ha tentato invano il rilancio dalla sua entrata in carica nel 2012, con operazioni che non hanno portato i risultati sperati, come l'acquisizione per un miliardo di dollari di Tumblr.

Tuttavia, Yahoo conserva ancora dei servizi molto utilizzati dagli utenti di Internet e che possono essere considerati dei validi asset, come Yahoo Finance e Yahoo Sports, cui si aggiunge la tecnologia per la pubblicazione e la gestione degli annunci pubblicitari.

Questo spiega, in buona parte, l'interesse di Verizon, che mira ad incrementare la sua offerta di contenuti digitali, un processo già iniziato nel 2015 con l'acquisizione di AOL per 4,4 miliardi di dollari.

E' molto probabile che, in un futuro più o meno prossimo, ci sarà una fusione fra AOL e Yahoo, con la costituzione di una nuova entità societaria, alla cui guida andrà l'attuale amministratore di AOL, Tim Armstrong (nella foto), proveniente anche lui da Google.