Terra dei fuochi: nessun rapporto shock come scrive oggi la stampa, era tutto già ampiamente conosciuto da anni
In realtà l’Italia ama i titoli forti, e si cerca di dare in pasto alla stampa chissà quale novità.
Oggi l’Ansa ha messo on-line la notizia che:
“Alcune gravissime patologie, come il tumore al seno, l'asma, varie forme di leucemie e le malformazioni congenite, nella "Terra dei Fuochi", tra Napoli e Caserta, sono legate allo smaltimento illegale dei rifiuti. Non è più solo una ipotesi la relazione causale, o anche di concausa, tra l'insorgenza di queste gravi malattie e lo smaltimento illegale dei rifiuti”.
Il report è stato illustrato on-line dal procuratore Francesco Greco, dal presidente dell'Iss Silvio Brusaferro e dal procuratore generale di Napoli Luigi Riello.
Per Brusaferro "è necessario sviluppare un sistema di sorveglianza epidemiologica integrata con dati ambientali nell'intera Regione Campania e in particolare nelle province di Napoli e Caserta, così come nelle altre aree contaminate del nostro Paese, in modo da individuare appropriati interventi di sanità pubblica, a partire da azioni di bonifica ambientale". Secondo il procuratore di Napoli Nord Greco proprio le bonifiche "devono partire immediatamente", per contrastare "l'emergenza più importante per Caserta e Napoli dopo il Covid".
In realtà la notizia sopra riportata non è altro che la conferma già pubblicata di due nostri studi comparsi anni fa su riviste internazionali e citate da altri autori nel mondo.
Avevamo già nel 2014 analizzato il sangue e i capelli di volontari che vivevano in quelle zone e presentato la prima parte del lavoro al congresso Sio del 2016.
Numerosi negli anni sono stati gli articoli forse troppo ignorati. Le stesse ricerche erano sia all’iss che alla Regione Campania e commissioni Ue che avevano confermato le nostre esperienze scientifiche.
Avevamo segnalato insieme ad altro gruppo di ricerca in Europa che alcune patologie quali il cancro alla mammella erano da mettere in relazione ad alcune sostanze che avevamo ritrovato in alcune matrici biologiche dei volontari Campani.
Di seguito la presentazione della prima fase della ricerca al congresso Sio 2016.
Qui è possibile scaricare la seconda ricerca pubblicata negli usa che presenta esaustive tabelle e foto:
drive.google.com/file/d/1Z9ZyRnoPdSBD-P9InIFeJ_QZjsTRIZUU
Qui invece è possibile scaricare la prima parte della ricerca che riguardava i tumori del testa collo:
pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/29520558/
Numerosi sono anche gli articoli sull'argomento pubblicati in questi anni e forse passati inosservati:
Medico e paziente:
medicoepaziente.it/2020/inquinanti-ambientali-e-tumori-uno-studio-pilota-in-italia/
e tanti altri che si possono trovare in rete:
www.mn24.it/metalli-pesanti-malati-tumore-ricerca-dott-petrosino/
Oggi sono contento che qualcuno riconosca il lavoro svolto, "però bisogna dare a Cesare quello che è di Cesare".
Devo sottolineare, quale ideatore e direttore delle ricerche, che i risultati conosciuti da molti, anche dal Santobono di Napoli (che non ha mai risposto), e dalla stessa Lorenzin, con entrambi che avevano ricevuto note dello scrivente, per anni sono stati pressocchè ignorati in Italia anche se citati da altri ricercatori nel mondo.
Credo che si sia perso troppo tempo e forse altro ancora se ne perderà conoscendo come funziona l’Italia e la disastrosa politica Italiana.
In ultimo ma non meno importante ecco qui il mio intervento per la questione Ilva, dove avevo ben sottolineato lo stato dell’arte e i risultati della nostra ricerca. In realtà gli inquinanti che avevamo studiato sono sempre gli stessi.
I più sordi tra tutti? Proprio i campani del Movimento 5 Stelle, che di ambiente e inquinamento in genere dovrebbero imparare e molto.
Meglio stendere poi un velo pietoso sul "super ministero" che dovrebbe salvaguardare l'ambiente...
Nessun dato Shock, pertanto, ma solo una tarda conferma di ciò che la scienza nel mondo e le nostre ricerche in Campania avevano già ampiamente pubblicato in studi "pilota".
Purtroppo la Scienza bisogna conoscerla, saperla leggere e a volte anche le cose che sembrano impossibili a molti vanno confutate e guardate bene.
La politica non deve aspettare la magistratura che "deve dimostrare nessi" , e neppure necessita di titoli altisonanti che fanno gridare a chissà quali novità.
Per me ed altri che hanno avuto queste intuizioni e vi hanno lavorato, il problema inquinanti e patologie era già ampiamente chiaro, anche se da molti non compreso.