Esce giovedì 16 novembre Agadah, film scritto e diretto da Alberto Rondalli con Caterina Murino, Alessio Boni, Alessandro Haber e Valentina Cervi.

Maggio 1734, Alfonso di van Worden, giovane ufficiale Vallone al servizio di Re Carlo, ha ricevuto l’ordine di raggiungere il suo reggimento a Napoli nel più breve tempo possibile. Nonostante il suo fedele servitore cerchi di dissuaderlo dall’attraversare l’altopiano delle Murge perché infestato da spettri e demoni inquietanti, Alfonso si mette ugualmente in cammino.



Il film è il racconto di un intreccio fantastico, tra sogno e realtà, che ricorda il Decamerone e le Mille e una Notte, dove il protagonista compirà un percorso iniziatico tra allucinazioni e magia in caverne misteriose, locande malfamate, amori scabrosi e apparizioni diaboliche.

Agadah è liberamente tratto dal "Manoscritto trovato a Saragozza" di Jan Potocki, romanzo pubblicato in francese all’inizio del 1800 in cui si narrano alcune tra le peripezie più singolari che la storia della letteratura ricordi. Il Manoscritto è una serie di storie di fantasmi, intrecciate l’una nell’altra come scatole cinesi: una sorte di Decamerone nero, fatto di simbolismi a volte indecifrabili in cui si ritrovano tutti gli elementi del romanticismo.