La Ferrari torna a vincere 553 giorni dopo l'ultima volta. Il passo corto di "Gina" paga e Vettel riesce a trionfare in Australia.

Non vinceva da Singapore 2015 la rossa di Maranello e lo ha fatto staccando le Mercedes di 10 secondi. E va bene... non bisogna neppure dimenticare che la buona sorte ci ha messo del suo.

Infatti, la sconsiderata gestione della sosta ai box di Hamilton da parte del team Mercedes ha fatto sì che il pilota inglese finisse dietro al ragazzino terribile Verstappen, lento ma ugualmente insuperabile.

Per Vettel, da quel momento, è stata una specie di marcia trionfale. Ma va detto che per vincere bisogna comunque correre veloce e la Ferrari, quest'anno, sembra sia in grado di farlo... tanto quanto la Mercedes.

Unica nota negativa della giornata un Kimi Raikkonen anonimo che, nonostante il quarto posto è giunto ingiustificabilmente a 22 secondi da Vettel, pur facendo segnare il giro più veloce con 1:26.538. Inoltre, il passo corto della Ferrari può rivelarsi decisivo.

Un'ultima considerazione. Il circuito australiano è particolare, da sempre. È un circuito semi cittadino ed i sorpassi sono sempre stati difficili. Però, anche se le macchine adesso sono più belle, più veloci e più "cattive", la loro larghezza può rivelarsi un problema per i sorpassi. E se in una gara di velocità le macchine non riescono a superarsi, il rischio che la gente finisca per annoiarsi, Ferrari o non, è molto grande.

E per finire, non dimentichiamo che chi vince in Australia...