«Da molto portiamo avanti la battaglia sulla regolazione dell'apertura dei negozi anche perché la totale liberalizzazione ha determinato condizioni di lavoro molto difficili.»

Così si è espresso il segretario della Cgil Susanna Camusso sulla proposta del ministro Di Maio di rivedere l'apertura delle attività commerciali nei giorni festivi.


Un giudizio motivato anche dalla Filcams, il sindacato di categoria della Cgil:

«Da anni portiamo avanti la campagna per la regolamentazione del lavoro festivo e domenicale. Siamo convinti che le aperture selvagge nel commercio non hanno prodotto nè introiti nè nuovi posti di lavoro.

Le liberalizzazioni non hanno creato nuova occupazione che, quindi, non può rischiare di diminuire. Abbiamo bisogno di una regolamentazione del settore per ridare qualità al lavoro e alla vita dei lavoratori.

Il settore ha bisogno di una regolamentazione, la necessità e il piacere di fare acquisti nei giorni di festa e gli interessi delle aziende del commercio non possono andare contro i diritti dei lavoratori.»


Un "innamoramento", quello tra parti sociali e Luigi Di Maio, che continua dopo l'accordo su Ilva e che lascia anche abbastanza sorpresi se si ricordano le dichiarazioni dell'attuale ministro sull'inutilità dei sindacati, espresse un anno fa a Torino in occasione dell'ottava edizione del Festival del Lavoro.

Che cosa vuol fare Di Maio in merito all'apertura dei negozi la domenica e i giorni festivi? Lo ha spiegato questo lunedì a L’aria che tira su La7:

«Non dico che sabato e domenica non si fa più la spesa. Ci sarà un meccanismo di turnazione: resta aperto solo il 25%, il resto chiude, ma ci sarà sempre un posto dove andare a fare la spesa.»

In pratica, una turnazione definita per legge, decisa dal sindaco insieme ai commercianti presenti nel Comune.

«È un provvedimento di cui abbiamo discusso in Parlamento e in passato ed è una proposta anche del Pd, anche se Renzi dice che è una proposta illiberale.

Questa proposta è una misura di civiltà che ci viene chiesta dai commercianti, dai padri e madri di famiglia che essendo proprietari di in un negozio dicono che se mi mettete in concorrenza con un centro commerciale dal lunedì al venerdì i miei figli non li vedo più.»


A favore della proposta, Eurospin


Tra i contrari, il Partito Democratico che, nonostante tutto, continua a farsi sentire tramite la voce di colui che, almeno per rispetto del nuovo segretario, dovrebbe invece tacere: Matteo Renzi